La sesta tappa del Giro di Svizzera rivoluziona, come da pronostico, la graduatoria. L'arrivo è a La Punt, ma è sul passo di Albula che si crea l'azione decisiva. Domenico Pozzovivo stacca i principali avversari, riprende il fuggitivo Woods e si catapulta in discesa. Sotto la pioggia, conserva una manciata di secondi, utili per tornare al successo dopo 4 anni e, grazie all'abbuono, vestire la maglia di leader. Damiano Caruso cede lo scettro, è ora secondo con lo stesso tempo di Pozzovivo. Per quel che concerne l'arrivo odierno, secondo è Rui Costa, terzo Izagirre.
A caratterizzare la prova, una fuga di dieci unità. Nomi interessanti, il nostro Petilli, Verona, De Clerq, Bakelants. Proprio quest'ultimo, scollina alla guida del mini-plotone sul San Bernardino, oltre i 2000 metri. In gruppo, tira la BMC, formazione della maglia gialla. Il vantaggio non assume mai proporzioni preoccupanti, i battistrada restano sotto la lente degli inseguitori. Dopo la lunga discesa, si entra nei 40 chilometri finali, con la strada costantemente in salita. Quando mancano circa 20 chilometri, il gap è di 1'20 e davanti iniziano gli scatti. Petilli tenta la sortita, ma è Woods - della Cannondale - a trovare il giusto colpo di pedale. Cink e Hirt sono tra i più attivi ma non hanno il passo per ricucire.
Dietro, nel frattempo, Caruso spreme i gregari e si ritrova, verso Albula, solo. Sceglie così di attaccare, in prima persona. La stilettata del leader accende la corsa, si susseguono i tentativi. Soler, Kruijswijk, Pozzovivo, Izagirre, tutti si giocano un'opportunità, Rui Costa e Spilak, invece, gestiscono la gamba. Vengono ripresi gli uomini di testa, eccezion fatta per Woods, forte di una quarantina di secondi.
Quasi in modo naturale, dopo una precedente frullata, Pozzovivo si accorge della difficoltà altrui e spinge con forza. In pochi chilometri guadagna 35 secondi, qualcosa in più. Riprende Woods poco dopo il GPM e lo salta in discesa. La pioggia accompagna i primi verso l'arrivo, Pozzovivo perde ma non demorde, Rui Costa si mostra abile. Sotto il cartello dell'ultimo chilometro, 6-7 secondi, Izagirre chiede un cambio a Rui Costa, no secco, Pozzovivo si invola, vince e strappa la maglia a un Caruso settimo a 14 secondi.