La terza tappa del Giro di Croazia riserva diverse sorprese. A terra Sacha Modolo - fatale un'uscita di curva ad alta velocità - fuori causa anche Durasek, davanti nell'arrivo in quota della seconda tappa. L'urlo, sul traguardo, è italiano, Nicola Ruffoni corona l'ottimo lavoro del team, lancia una volata lunga e a centrostrada resiste al ritorno di Nizzolo. La gamba di Nizzolo non è delle migliori, resta in scia e prova ad uscire all'ultimo, ma è secondo, nettamente. Cenni, comunque, di crescita. Si riparte quest'oggi, quindi, con un nuovo leader, Jaime Roson. Nibali è lì, in attesa di terreno fertile per scuotere la corsa.
La tappa odierna - Crikvenica-Umag - misura 171km e offre un'ulteriore occasione alle ruote veloci presenti in gruppo. L'avvio di corsa è particolarmente mosso, la strada sale fin dai primi colpi di pedale, tre rimbalzi, in sequenza, che possono fornire un appiglio ad eventuali attaccanti. Nella zona centrale, l'unico Gpm in programma, di seconda categoria. Tunel Učka, una salita vera che può scalfire le certezze di alcuni sprinter. In vetta, il rifornimento, poi inizia la seconda e ultima fase di corsa.
Al termine di una lunga discesa - circa 20km - traguardo volante, spazio poi a un tratto pianeggiante favorevole all'eventuale rincorsa del plotone. 30km di assoluto silenzio, ad anticipare le ultime piccole alterazioni del tracciato. Si attende la terza volata di questa edizione, ma le novità sono dietro l'angolo.
Il percorso