AGGIORNAMENTO: date le avverse condizioni meteo, la corsa prenderà il via alle ore 12, da Vipiteno
L'ex Giro del Trentino, ora Tour of the Alps, entra nella sua fase più interessante. Ieri un gustoso aperitivo, il successo, tre anni e mezzo dopo, di Michele Scarponi. A Innsbruck, un arrivo a braccia alzate, alla testa di un plotoncino di estrema qualità, con alcuni dei migliori interpreti presenti alla tradizionale corsa a tappe che cavalca Austria e Italia. L'Astana, con Aru ai box per problemi fisici, si affida quindi al vecchio purosangue tricolore e si mette al comando della generale in attesa delle uscite decisive. Domani, Passo delle Erbe e Alpe di Rodengo ad introdurre l'ascesa conclusiva, ma già oggi il terreno è fertile per qualche sortita.
I chilometri da percorrere sono 181.3, con il gruppo che parte da Innsbruck, come detto sede di arrivo della prima tappa, per raggiungere poi Innervillgraten. Il disegno, come da caratteristiche della corsa, è piuttosto nervoso, non mancano quindi le difficoltà altimetriche. Si parte all'insù, la strada, nei primi chilometri, tende a salire, fino ad inerpicarsi in modo deciso verso il Brennero. Un test già probante, un trampolino per eventuali attaccanti. In vetta, spazio ad una lunga discesa e ad un tratto interlocutorio che porta al rifornimento di San Lorenzo di Serbato.
Il traguardo volante di Sillian illumina l'atto finale. Si sale verso St.Justina, si scollina a 1281 metri, qui qualche ruota pesante può muoversi, perché mancano poi circa 20km al traguardo, tutti di discesa o salita. Dopo la ripida picchiata, infatti, altro rimbalzo. Le pendenze non sono proibitive, ma non c'è un attimo di respiro, e, a questo punto della stagione, con la condizione in divenire, qualcuno può pagare dazio.