Al termine di una corsa palpitante, e' il polacco Michal Kwiatkowski (Team Sky) ad aggiudicarsi la Milano-Sanremo edizione 2017, battendo in uno sprint a tre il campione del mondo Peter Sagan (Bora-Hansgrohe) e il francese Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors). Beffato lo slovacco, autore di uno scatto poderoso sul Poggio che aveva spazzato via la concorrenza dei grandi velocisti, ma partito troppo lungo nella volata ristretta di Via Roma. Implacabile invece Kwiatkowski, che conferma il suo splendido stato di forma e aggiunge al suo palmarès una classica monumento, dopo essere già stato iridato nel 2014 a Ponferrada. Grande delusione per Sagan, mai così vicino alla sua prima Classicissima di Primavera della carriera, persa per questione di centimetri. A cinque secondi di ritardo il resto del gruppo, regolato dal norvegese Alexander Kristoff (Katusha-Alpecin), davanti al colombiano Fernando Gaviria (Quick-Step Floors), al francese Arnaud Dèmare (FDJ) e al tedesco John Degenkolb (Trek-Segafredo).

Il podio della Milano-Sanremo 2017. Fonte: MilanoSanremo.it/Twitter

L’edizione numero 108 della Classicissima di Primavera prende il via pochi minuti dopo le ore dieci da Milano (Via della Chiesa Rossa), con duecento corridori alla partenza. Si forma subito una prima fuga, composta da dieci uomini: si tratta di Nico Denz (AG2R La Mondiale), Mattia Frapporti (Androni-Sidermec), Mirco Maestri (Bardiani-CSF), William Clarke e Tom Skujins (Cannondale-Drapac), Ivan Rovny (Gazprom-Rusvelo), Alan Marangoni (Nippo-Fantini), Umberto Poli (Novo Nordisk), Federico Zurlo (UAE Team Emirates) e Julen Amezqueta (Wilier-Selle Italia), che dopo cinquanta chilometri di corsa accumulano un vantaggio di 4’42” sul gruppo. Distacco pressoché invariato anche al km 100, con i battistrada che conservano oltre quattro minuti di margine su un plotone alla cui testa cominciano ad attivarsi gli uomini della FDJ, della Bora-Hansgrohe e della Quick-Step Floors. La situazione non cambia neanche sulla salita del Passo del Turchino, con i fuggitivi tenuti a tiro dalle squadre dei velocisti: gap che prima si riduce a tre primi, poi risale nuovamente oltre i cinque. La media delle prime tre ore di corsa è inferiore ai 40 km/h, causa vento contrario che sferza i corridori fino all'arrivo in Riviera. 

I fuggitivi sul Passo del Turchino.Fonte: MilanoSanremo.it/Twitter

La Sanremo inizia ad accendersi sul Capo Cervo, dove è il francese Alexis Gougeard (AG2R La Mondiale) a provare l'azione personale. Nulla da fare per il ventiquattrenne transalpino, subito ripreso dal gruppo, che da lì a poco raccatta per strada alla spicciolata anche i fuggitivi della prima ora. Sulla Cipressa è l'olandese Tom Dumoulin (Team Sunweb) a imporre un ritmo selettivo in favore del compagno di squadra Michael Matthews. Operazione che riesce solo in parte, perchè tra i velocisti è Mark Cavendish (Dimension Data) ad alzare bandiera bianca). In discesa si susseguono scatti e controscatti, ma il Team Bora-Hansgrohe di Sagan non lascia spazio a nessuno. Si giunge così sul Poggio con tutti i migliori (eccetto Cannonball) a sgomitare in testa. Ancora Dumoulin si incarica di fare selezione per Matthews, ma quando si conclude il lavoro dell'olandese, ecco partire come una furia lo stesso Peter Sagan. Il campione del mondo produce un'accelerazione devastante, a cui resistono a fatica i soli Michal Kwiatkowski (Team Sky) e Julian Alaphilippe (Quick-Step Floors). Tutti gli altri, da Colbrelli a Gaviria, da Degenkolb a Dèmare, non possono nulla contro la potenza dello slovacco, che insieme ai suoi due compagni d'avventura si getta in discesa con un vantaggio che sfiora i venti secondi. I tre si danno collaborazione fino all'ultimo chilometro, quando Sagan è lasciato solo a tirare: il due volte iridato si sobbarca tutto il lavoro, resiste al ritorno del gruppo, ma ha il solo demerito di partire troppo presto, facendosi infilare in volata da un fenomenale Kwiatkowski. Terzo Alaphilippe, poi Kristoff e il resto degli sprinter. Beffa atroce per Sagan, ancora una volta respinto dalla Sanremo, con la parziale consolazione di aver dimostrato di essere stato l'unico a rendere appassionante una corsa che negli ultimi anni si era disputata tra gli sbadigli.

Ordine d'arrivo. 1. Kwiatkowski in 7h 08' 39". 2. Sagan s.t. 3. Alaphilippe s.t. 4. Kristoff a 5". 5. Gaviria s.t. 6. Dèmare s.t. 7. Degenkolb s.t. 8. Bouhanni s.t. 9. Viviani s.t. 10. Ewan s.t.