Prova gagliarda quella degli azzurri che provano a cambiare le carte ìn tavola contro gli inglesi, soprattutto in difesa, e per 40 minuti mandano in bambola i padroni di casa. L'Inghilterra si sveglia solo nel secondo tempo e doma una nazionale tricolore finalmente di carattere.
Tempo tipicamente inglese quello che accoglie Italia e Inghilterra a Twickenham, con pioggia e vento a scuotere le squadre durante gli inni. Le compagini vogliono entrambe vincere, ma le motivazioni sono differenti: l'Inghilterra vuole il suo secondo grande Slam consecutivo e il secondo 6 nazioni, ma si deve guardare da Scozia e Irlanda che ieri hanno rispettivamente sconfitto il Galles (Scozia-Galles 29-13) e la Francia (Irlanda-Francia 19-9). L'Italia viene invece da 2 brutte sconfitte casalinghe contro l'Irlanda e il Galles alla prima giornata e cerca riscatto.
L'Italia arriva affamata e i primi 15 minuti lo dimostrano. Gli inglesi non riescono a costruire nulla e l'Italia ha l'occasione addirittura di andare avanti, ma Allan sbaglia due calci abbastanza facili. Da segnalare anche l'atteggiamento difensivo degli azzurri che non incappano nei naturali errori. I padroni di casa non leggono la retroguardia ospite e più volte si intestardiscono in sterili polemiche.
L'Inghilterra però si sveglia e a causa di un fallo in ruck riesce a guadagnare una touche che con la mall riesce a portare i primi 5 punti. Farrell non trasforma.
L'Italia non è venuta però a Twickenham a fare da vittima sacrificale e preme più e più volte vicino alla linea di meta fino a che Allan da 30 metri mette il drop che segna il 5-3.
Dopo il calcio azzurro, la partita è abbastanza statica, con l'Inghilterra che prova a mettere a referto punti, ma non riesce nell'intento a causa dell'innovativa difesa azzurra, in grado di mettere in enorme difficoltà gli inglesi. Recupero palla e ripartenza: è in questo modo che gli azzurri conquistano un calcio di punizione con Allan che colpisce il palo. Venditti è lesto ad acciuffare il rimbalzo e schiacciarlo in meta per il vantaggio azzurro, 10-5, con la conversione di Allan che segna la fine del primo tempo.
L'inizio del secondo tempo è tutto di marca inglese. I giocatori della rosa partono forte, Danny Care batte velocemente un calcio di punizione e va a schiacciare in meta il pallone del 10-10.
Gli inglesi sono spinti dalle ali dell'entusiasmo e Daly va di nuovo a schiacciare in meta con la difesa azzurra che nulla può sulle ondate dei bianchi. Farrell trasforma il 17-10. Nei 10 minuti successivi l'Italia però non crolla e regge bene, tenendo la palla in mano e non correndo alcun rischio. Al sessantesimo minuto lo sforzo azzurro viene premiato, con Campagnaro che sposta letteralmente dal suolo Ford e va a schiacciare in meta il 17-15.
L'Inghilterra ritorna allora a costruire gioco e trova un calcio di punizione da posizione centrale che Farrell incredibilmente non trasforma. I sudditi della regina continuano però a spingere e vanno a trovare la meta della sicurezza al 70 minuto - 22-15 - e poi con Te'O al 73esimo minuto, con solo la seconda meta trasformata da un Farrell stranamente falloso al piede. 29-15. L'Inghilterra ha ora maggior spazio, trae fiducia e Nowell appoggia il 34-15, poi rifinito da Farrell per il 36-15, risultato finale della partita.