Una buona Italia non riesce a tenere testa al Galles per l'intera partita, dopo un buonissimo primo tempo. Per capire la sconfitta dell'Italia si devono guardare i calci di punizione, ben 17 contro gli azzurri. La squadra di Conor O'Shea è troppo indisciplinata e paga dazio. 33-7 per gli ospiti il finale.
Dopo la sorprendente vittoria della Scozia di ieri e la bellissima partita tra Francia e Inghilterra, è il turno dell'Italrugby che, alla sua 17esima partecipazione al 6 nazioni, inizia giocando in casa contro il Galles. L'inizio è in pompa magna per l'Italia dato che, nonostante la pioggia, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, accompagnato dal presidente del Coni Malagò, fa visita alle 2 squadre. Subito dopo, è il turno degli inni, con l'Olimpico che canta a squarciagola nonostante non ci sia soldout causa pioggia.
L'avvio non è buono per l'Italia che, a causa di un fallo stupido, concede un calcio di punizione da centrocampo che Halfpenny prova a trasformare, senza però trovare la conversione. Le cose si mettono anche peggio per il Galles quando nell'azione successiva Alun-Wyn Jones, capitano gallese, si fa male e deve uscire temporaneamente. I dragoni non sembrano però soffrire l'assenza del capitano e iniziano a macinare gioco, ma la difesa degli azzurri regge alla perfezione. Dopo 15 minuti, gli ospiti hanno una grande possibilità di trasformare il proprio gioco andando a giocare una touche sui 5 metri. Nonostante un multifase continuato, non riescono a bucare una difesa italiana al limite dell'eccezionale, con Lovotti che annulla una metà già fatta al Galles. La partita resta comunque spezzettata a causa della pioggia che rende scivoloso il pallone e costringe gli avanti a fare numerose mischie, con le prime linee che si equivalgono. Al minuto numero 25 però l'Italia disossa il Galles in mischia e un break targato Parisse e Canna porta gli azzurri ad un metro dalla linea di meta, con il bersaglio grosso che non arriva a causa della trincea gallese. L'Italia è dura a morire e riesce ad andare in meta con una maul costruita da Parisse e finalizzata da Gori. Più 5 e poi più 7 con la trasformazione di Canna. La reazione gallese è veemente, il piede di Halfpenny stavolta è preciso. 7-3. La squadra guidata da O'Shea cerca un'ulteriore marcatura, ma la difesa dei dragoni non concede spazi, si chiude così la prima frazione.
L'inizio di secondo tempo è tutto di marca gallese, i dragoni dopo 5 minuti trovano un calcio di punizione, con Halfpenny che trasforma portando il galles sotto di 1. Il Galles continua a spingere ed un placcaggio pericoloso di Steyn concede ad Halfpenny la possibilità di mandare il Galles in vantaggio, opportunità che l'estremo gallese non manca. 9-7 per i rossi.
La manovra del Galles è abrasiva e un fuorigioco di capitan Parisse manda il tiratore gallese in piazzola. 12-7. Dopo il vantaggio il Galles acquista baldanza e va ad un passo dal segnare la meta con Webb che arriva corto e non riesce a schiacciare. Le mischie successive fanno vedere la predominanza gallese e portano anche all'ammonizione di Lovotti. La difesa dell'Italia non riesce a tenere e Jonathan Davies va a schiacciare in meta. Halfpenny trasforma ed è 19-7. L'Italia esce dal campo e Liam Williams ci punisce portando il Galles avanti 24-7, con Halfpenny che allunga sul 26-7.
Gli ultimi minuti di partita sono caratterizzati da un'Italia gagliarda che prova ad accorciare lo svantaggio, ma il Galles si difende bene e contrattacca. In una di queste azioni North fa vedere tutta la sua bravura e corre per 60 metri per andare a schiacciare sotto i pali con Halfpenny che trasforma per il definitivo 33-7.