E' il colombiano Fernando Gaviria ad aggiudicarsi l'edizione 2016 della Parigi-Tours, ultima classica europea del calendario ciclistico internazionale. Il corridore della Etixx-Quickstep, proveniente dalla pista e già vincitore quest'anno di una tappa della Tirreno-Adriatico, dimostra di essere uno dei velocisti più forti in circolazione trionfando sul traguardo francese con una volata d'autore, partendo addirittura ai quattrocentocinquanta metri dall'arrivo. Progressione irresistibile quella di Gaviria, che sorprende il pacchetto degli altri sprinter e precede il vincitore della Milano-Sanremo Arnaud Dèmare e il belga Jonas Van Genechten. Quarto il compagno di squadra Matteo Trentin, trionfatore lo scorso anno, solo sesto Mark Cavendish. Più indietro altri grandi nomi come Elia Viviani e Tom Boonen, tutti protagonisti della prova in linea di domenica prossima sul percorso mondiale di Doha, in Qatar. Per Gaviria, appena ventiduenne, si tratta della vittoria più prestigiosa della sua giovane carriera.
Sono 252.5 i chilometri da percorrere nell'edizione 2016 della Parigi-Tours, praticamente tutti in pianura, per un tracciato perfetto per una volata di gruppo. La sede di partenza in realtà non è Parigi, bensì Dreux, località che si trova nel dipartimento della Jeure-et-Loire. La corsa è a lungo caratterizzata da una fuga composta da sette uomini: Floris Gerts (BMC Racing Team), Pirmin Land (IAM Cycling), Warren Barguil (Team Giant-Alpecin), Brian Van Goethem (Roompot-Oranje Peloton), Kévin Lebreton (Armée de Terre), Maarten Wynants, (Team Lotto NL Jumbo), Arnaud Gerard (Fortuneo Vital Concept) si portano infatti all'attacco fin dalle prime battute, senza riuscire però ad accumulare un vantaggio superiore ai quattro minuti. Il gruppo, tirato soprattutto dagli uomini della Dimension Data per Mark Cavendish, non lascia spazio ai battistrada, mantenendoli a distanza di sicurezza fino ai trenta chilometri dalla conclusione, quando il ritardo si attesta intorno al minuto. L'inseguimento è completato ai meno quindici, ma prima dello sprint finale c'è tempo per un'altra azione, inscenata dal russo Lagutin e dal belga De Backer, anch'essi ripresi per il grande lavoro della Cofidis di Nacer Bouhanni.
Si giunge così all'ultimo chilometro con il Team Sky che prova a pilotare Elia Viviani verso una buona posizione per la gran volata. L'azzurro, olimpionico su pista dell'omnium a Rio, rimane però troppo presto allo scoperto per potersi lanciare allo sprint, ed è incredibilmente Fernando Gaviria a partire quando mancano ancora oltre quattrocento metri dal traguardo. Sembra un'azione troppo anticipata, ma il colombiano resiste al ritorno degli altri velocisti e trionfa a braccia alzate, quasi incredulo per una progressione irresistibile. Secondo si piazza il francese Arnaud Dèmare, che a sua volta precede l'olandese Van Genechten. Matteo Trentin chiude quarto, esultando per la vittoria del suo compagno di squadra, mentre Mark Cavendish si perde in qualche scaramuccia di troppo con il solito Nacer Bouhanni. Finisce così con un gran successo per uno dei corridori più promettenti della sua generazione, uomo pericolosissimo anche in vista della prova iridata di domenica prossima.
Ordine d'arrivo. 1. Gaviria in 5h 22' 03". 2. Dèmare s.t. 3. Van Genechten s.t. 4. Trentin s.t. 5. Coquard s.t. 6. Cavendish s.t. 7. Bouhanni s.t. 8. Debusschere s.t. 9. Mezgec s.t. 10. Drucker s.t.