Si disputerà mercoledì 12 ottobre la cronometro individuale maschile categoria élite dei Mondiali di ciclismo di Doha 2016. Quaranta chilometri completamente piatti, dalla partenza del Losail Sport Complex (dove si corre anche la prima gara del Motomondiale) all'arrivo di The Pearl Qatar, nella suggestiva cornice del Golfo Persico. Solo i primi e gli ultimi chilometri presentano diverse curve a novanta gradi, mentre il resto del tracciato è un lungo e dritto tratto in pianura, particolarmente adatto agli specialisti del cronometro in grado di utilizzare rapporti duri.

 

Ecco perchè i favoriti d'obbligo sono i grandi passisti, a cominciare da Tony Martin. Il corridore tedesco della Etixx-Quickstep andrà infatti a caccia del suo quinto titolo iridato contro il tempo, anche per sfilare la maglia arcobaleno al detentore, il trionfatore di Richmond 2015 Vasil Kiryienka.

Assenti lo svizzero Fabian Cancellara, che ha dato l'addio al ciclismo che conta con la medaglia d'oro nella crono delle Olimpiadi di Rio de Janeiro, e il britannico Chris Froome, saranno con ogni probabilità anche due olandesi a giocarsi il podio. Tom Dumoulin, argento a cinque cerchi e già vincitore di una bella crono al Tour, è infatti tra gli uomini da tenere d'occhio nella prova contro il tempo, così come il suo connazionale Jos Van Emden, reduce dalle buone impressioni destate all'Eneco Tour.

Discorso simile per il grande specialista australiano Rohan Dennis del Team BMC, che in Belgio e Olanda ha addirittura sfiorato la vittoria nella classifica generale finale. Per gli Stati Uniti spazio a Taylor Phinney, promessa non ancora mantenuta del ciclismo a stelle e strisce. Su un percorso come quello del Qatar è d'altronde impossibile non considerare tra i papabili per una medaglia lo sloveno Primoz Rogliz, già vincitore della cronometro del Chianti al Giro d'Italia. C'è poi lo spagnolo Jonathan Castroviejo, oro ai recenti Europei di Plumelec, straordinario passista della Movistar, altro corridore che punta dritto a un posto sul podio.

Il Belgio si presenta invece con due specialisti relativamente giovani, Victor Campenaerts e Yves Lampaert, mentre sarà da tenere d'occhio anche l'altro tedesco Jasha Sutterlin, anche lui della Movistar. Tra gli outsider, ecco lo svizzero Stefan Kung, poderoso passista considerato in patria l'erede di Cancellara, l'australiano Luke Durbridge, il lussemburghese Bob Jungels, splendido nel'ultima tappa dell'Eneco Tour in supporto al suo capitano Niki Terpstra (Etixx-Quickstep) e il norvegese Vegard Stake Langen. Per l'Italia speranze di top ten affidate al veterano Manuel Quinziato, l'esperto bolzanino unico rappresentante della nazionale di Davide Cassani, in assenza ormai da anni di un vero specialista del cronometro. Nelle ultime stagioni il solo Adriano Malori è infatti riuscito a colmare il vuoto di talenti nelle prove contro il tempo, cogliendo un fantastico podio nel Mondiale di Richmond 2015 (medaglia d'argento).