Il Davide Cassani che parla alla Gazzetta dello Sport è una persona tranquilla, anche se ancora amareggiata dall'esito delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. In Brasile, il suo piano gara aveva funzionato alla perfezione, aiutato da un percorso non scontato, con Nibali a un passo dalla medaglia, prima di uno scherzo della malasorte.
Il CT adesso è però concentrato sui mondiali di Doha, in cui estro e fantasia cozzano con il percorso. A differenza di Rio, dove il capitano unico era Vincenzo Nibali, a Doha i capitani saranno 2: Elia Viviani e Giacomo Nizzolo. La stagione per i velocisti azzurri è stata ricca di soddisfazioni: il primo è diventato medaglia d'oro nell'omnium a Rio, il secondo è campione italiano in carica. Il commissario tecnico non pone però gli azzurri tra i favoriti: "Di certo non noi. Vedo Sagan, Greipel e Boonen che al Tour del Qatar ha vinto 22 tappe e 4 volte la corsa. Con il vento, Tom diventa devastante". La squadra che sta assemblando è di altissimo livello, soprattutto nei gregari: "Bennati, Oss, Sabatini e Guarnieri, Trentin e Quinziato nel vento possono dare lezioni. Saremo un grande collettivo ben sapendo che vincere è più che difficile". Il gruppo della nazionale è poi completato da Pozzato, Coledan e Colbrelli, con quest'ultimo che è l'uomo più in forma: "Lo tengo in considerazione, ho molta fiducia in lui visto che due anni fa è stato il capitano, ma ci sono dubbi a cui devo dare una risposta".
Il discorso torna poi su Viviani e sui dubbi sul suo stato di forma a causa della non partenza all'Eneco Tour: "Viviani ha avuto due picchi: Mondiale su pista e Olimpiade. Però come lavori sono diversi, prima ha cercato essenzialmente forza e potenza. Peccato abbia saltato l’Eneco Tour perché sarebbe stato un importante confronto con i più forti e gli avrebbe consentito di acquisire resistenza. Devo capire la sua condizione".
Il CT afferma anche di aver chiarito con il corridore di Isola della Scala, con cui c'erano stati piccoli diverbi subito dopo Richmond: "Ci siamo confrontati faccia a faccia e ci siamo detti quello che dovevamo dirci. Ci siamo chiariti". La chiosa finale è sulla cronometro, dove, causa assenza di Adriano Malori, useremo solo uno dei posti assegnatici, con Manuel Quinziato.