Dopo le rivelazioni degli hacker di Fancy Bears che hanno mostrato come moltissimi medagliati alle Olimpiadi di Rio 2016 abbiano fatto uso di Tue, prescrizioni mediche di sostanze dopanti autorizzate dalla Wada, in Gran Bretagna più che in altre parti del mondo è scoppiato lo scandalo. Tra i nomi britannici rilevati dagli hacker figurano quelli di Chris Froome e Bradley Wiggins, proprio quest'ultimo è stato il più criticato in quanto uno degli atleti più tifati ed ammirati del Regno Unito.
Per difendersi dalle accuse e dare spiegazioni al popolo della regina, Wiggins si è fatto intervistare da Andrew Marr nel corso dell'omonimo programma mattutino della BBC. Senza troppi giri di parole, a Wiggo è stato chiesto come mai si sia fatto iniettare del triamcinolone, un potente cortisonico, prima dei Tour 2011, 2012 (poi vinto) e del Giro d'Italia 2013. Il baronetto ha quindi spiegato le sue motivazioni davanti alla telecamera, in un'intervista che ricorda nello stile quella di Lance Armstrong ad Oprah. “Ho ottenuto un'esenzione per un'allergia e problemi respiratori. Soffrivo di asma e con il dottore della squadra abbiamo cercato una soluzione al problema assieme a degli specialisti. Loro mi dissero che c'erano dei farmaci adatti, ma che per prenderli avrei avuto bisogno di un'autorizzazione. Quei farmaci quindi servivano per curare una patologia e la Wada ha riconosciuto che non era un tentativo per avvantaggiarmi sugli altri, bensì per poter gareggiare alla pari con loro”.
Ciò che ha detto il campione olimpico alla BBC è quanto tutti si aspettavano, ovvero niente di meno che una esplicazione a parole di cosa sia un Tue. Il baronetto infatti non aveva nulla da aggiungere ai Tue rivelati da Fancy Bears se non il motivo per cui aveva fatto richiesta alla Wada che si è scoperto essere un'allergia al polline che a fine primavera ed in estate complicava la sua asma impendendo a Wiggo di respirare. E' infatti lo stesso Wiggins a spiegare perchè le tre prescrizioni sono proprio prima dei Tour de France, questione su cui il suo ex medico alla Garmin Slipnel 2009 aveva sollevato dubbi: “Giugno e luglio sono il periodo peggiore. Quando vinci una corsa tre settimane prima del Tour, come io ho fatto, sei il favorito per il Tour. Lo staff medico e gli allenatori controllano che sia tutto a posto. Io dico che sono in difficoltà con la respirazione anche se non sembra e se c'è qualcos'altro che si può fare perché questo non diventi un problema durante una corsa di tre settimane al culmine della stagione? Poi ho avuto il consiglio medico”.
A fine intervista Wiggins ha detto di sperare di “mettere il punto a questa situazione”, ma i dubbi restano a molti tra cui anche Tom Dumoulin. L'olandese ha dichiarato al quotidiano De Limburger che tutta questa storia “puzza”.