La quindicesima tappa della Vuelta a Espana 2016 - con arrivo in quota ad Aramòn Formigal - potrebbe aver decretato il vincitore della corsa rossa. Nairo Quintana, con l'aiuto decisivo di Alberto Contador - è infatti riuscito a sorprendere Chris Froome con un'azione da lontano, isolando il capitano del Team Sky e gudagnando circa tre minuti, tesoretto importantissimo in vista della cronometro di venerdì prossimo. E' un Quintana finalmente al meglio della condizione quello di questa Vuelta, in grado di fare il vuoto nella frazione di Lagos de Covadonga, e di attaccare a ripetizione su ogni arrivo in salita.
Froome ha resistito alla grande fino alla grande fuga di domenica, quando anche il suo computerino di bordo, tra misuratori di potenza e di pedalate al minuto, è andato fuori giri, in una giornata caratterizzata dal crollo del Team Sky, con molti dei suoi compagni di squadra giunti al traguardo fuori tempo massimo ma riammessi in gara con un colpo di spugna della giuria. Eppure, proprio fino alla beffa di tre giorni fa, il britannico aveva impressionato per la capacità di recuperare anche quando sembrava in difficoltà, come accaduto per esempio sulla salita dell'Aubisque. Il ritardo di Froome dal colombiano è ora di 3'37", da limare nei 37 chilometri a cronometro di venerdì a Calp, per attaccare poi nel giorno della resa dei conti, sabato sull'Alto de Aitana. Prima ci sarà però da affrontare la breve ma durissima ascesa di Llucena, sede d'arrivo della tappa di domani, dopo il secondo giorno di riposo di questa Vuelta. Poco più di tre chilometri oltre il 10%, una salita che potrebbe fare più danni di molti altri lunghi ma pedalabili gran premi della montagna. Nella lotta per la maglia rossa con ogni probabilità non rientrerà Alberto Contador, in debito d'ossigeno quando la strada sale e le pendenze si fanno proibitive, ma comunque in grado di animare la corsa con attacchi da lontano e scatti secchi. Il Contador di oggi paga lo sforzo di provare a mantenersi a ruota dei migliori, finendo poi per perdere terreno negli ultimi chilometri di salita.
Con l'azione di sabato il Pistolero è però rientrato nei giochi per il podio, recuperando minuti a Froome, ora distante soli 25" e soprattutto a Esteban Chaves, che lo precede di 5". Proprio il piccolo scalatore colombiano del Team Orica-BikeExchange ha mostrato carattere e una discreta condizione, attaccando sull'Aubisque e prendendo in mano la situazione nel liberi tutti di Aramòn Formigal. Con lui il compagno di squadra Simon Yates, splendido sui Pirenei e ora quinto in classifica generale. In vista della cronometro di Calp, sia Chaves che Yates sono chiamati ad attaccare per provare a staccare Contador, anche se forse le pendenze dell'arrivo di domani a Llucena non sono quelle ideali per le caratteristiche del secondo classificato all'ultimo Giro d'Italia.
Rimane una Vuelta estremamente spettacolare, che sta ripagando gli appassionati della noia del Tour de France. Senza un dream team come il Team Sky della Grand Boucle e con un Quintana finalmente competitivo, si sono infatti rivisti quei duelli uno contro uno che esaltano gli spettatori e costituiscono il top del ciclismo. Menzione speciale per Alejandro Valverde, che nel 2016 ha corso ad alti livelli da marzo a settembre, vincendo la Freccia Vallone e salendo sul podio del Giro in primavera, difendendosi alla grande al Tour e partecipando alle Olimpiadi in estate. Il murciano ha pagato una giornata no sull'Aubisque, ma ha corso praticamente ovunque da protagonista, nonostante l'età non gli consenta più gli exploit dei tempi migliori. Buona anche la Vuelta degli italiani: senza Nibali e Aru, il ciclismo azzurro ha scoperto definitivamente di poter contare su Valerio Conti e Davide Formolo, mentre Gianluca Brambilla sta chiudendo la stagione della consacrazione dopo la maglia rosa indossata al Giro. L'eterno Michele Scarponi, partito come gregario del colombiano Miguel Angel Lopez Moreno, si è riciclato invece ancora una volta con ottimi risultati come uomo di classifica dell'Astana, attualmente decimo della generale.