La tappa più corta della Vuelta - 118km - scandisce, forse in via definitiva, la classifica generale. L'agguato di Contador capovolge l'ordine naturale e costa a Chris Froome minuti ed energie. Mentre Quintana balza sulla ruota del Pistolero, l'uomo in bianco arranca più indietro, solo. La lunga rincorsa non porta al ricongiungimento, la gamba di Froome è legnosa, l'idea di corsa confusa. Vince Brambilla, splendido, con Quintana in rosso alle sue spalle. Contador risale, in un turbinio di classe e orgoglio.
Oggi ultima fatica, prima del secondo giorno di riposo. Alcañiz - Peñíscola, 156.4km. La strada inizia a salire dai primi chilometri, un crescendo che conduce la carovana all'unico Gpm di giornata. Al km 75.4, Alto Castillo de Morella, un terza categoria che non presenta particolari difficoltà. La salita misura 3.4km e la pendenza media è del 5.2%. Dopo il Gran Premio della montagna, un breve tratto in discesa, poi un ulteriore rimbalzo, 7-8km all'insù. Terreno fertile per tentare una sortita, anche se il traguardo dista ancora oltre 60km.
Circa 50km di discesa pilotano poi il gruppo al traguardo volante - km 139 - antipasto del ballo finale. Una quindicina di chilometri in pianura, due rotonde, ad introdurre il chilometro d'arrivo, da circoletto rosso. Pochi i velocisti presenti in gara. Meersman - fino ad ora il più forte in volata - parte con i favori del pronostico, occasione per Sbaragli e per il vecchio Bennati.
Attenzione a un attacco da lontano, la fuga, dopo giorni a tutta, può avere sorte favorevole.
Il percorso