Per il terzo anno consecutivo la Movistar si presenterà alla Vuelta a España con Nairo Quintana e Alejandro Valverde, sperando di cogliere quel successo che manca a un team spagnolo nella corsa di casa dal 2011, quando Juan José Cobo conquistò la generale in maglia Geox.
Nairo Quintana arriva da un terzo posto al Tour che ha però fatto nascere non poche polemiche. Si è trattato del peggior risultato del colombiano alla Grand Boucle, ma le critiche che gli sono state mosse non riguardano il mancato successo, quanto l’atteggiamento remissivo e mai all’attacco nei confronti di Chris Froome, decisamente superiore in Francia ma aiutato anche da questo comportamento del suo avversario più pericoloso.
In attesa di riprovare a conquistare il Sueño Amarillo, Nairo si concentra sulla Vuelta per cercare di mettere in bacheca il secondo grande trofeo dopo il Giro del 2014. Con la corsa a tappe spagnola il rapporto è stato di alti e bassi; un quarto posto lo scorso anno, ma soprattutto il ritiro in Maglia Roja nel 2014 a causa di una caduta in una cronoscalata che ha precluso a Quintana le possibilità di giocarsi la vittoria finale con Froome e Contador.
C'è molta curiosità intorno alla condizione del colombiano, che tra i big arriva con la condizione migliore sulla carta, visti gli impegni olimpici di Froome e i problemi fisici di Contador: se le gambe terranno sarà impossibile non metterlo tra i favoriti, anche per la presenza limitata di cronometro, in cui ha sofferto e non poco all'ultimo Tour de France.
Ufficialmente Alejandro Valverde sarà il co-capitano, ma anche il murciano è consapevole del fatto che se Quintana dovesse trovare la migliore condizione, il suo ruolo diventerebbe quello del gregario di lusso. Lo spagnolo però vestirà il dorsale numero “1”, che essendo il primo della sua squadra dovrebbe sulla carta spettare al capitano; difficile che si tratti di un’indicazione, dal momento che anche dal profilo Movistar appare come un riconoscimento alla carriera.
Valverde però è ancora una volta ai nastri di partenza dopo aver corso Giro, Tour e Olimpiade, senza dimenticare la campagna delle Ardenne in cui ha ottenuto uno storico quarto successo alla Freccia Vallone. La Vuelta 2016 sarà la sua quinta grande corsa a tappe consecutiva dal Tour 2015.
Un corridore costante e forte per tutta la stagione come dimostrano i suoi numeri nei grandi giri: sedici volte in top ten su diciassette conclusi. Oltre ad aver raggiunto il podio in tutte e tre le corse, el Embatido ha conquistato anche la Vuelta 2009.
Per la conquista della generale parte un gradino sotto Froome, Contador e lo stesso Quintana, ma in caso di classifica sorprendentemente corta il suo nome potrebbe tornare di moda. Sicuramente stizzerà un occhio anche alla conquista di una o più tappe e i tanti arrivi in salita saranno il suo terreno di caccia, come ad esempio la terza tappa a Dumbria o la quarta a San Andrés del Texido.
Il team sarà completato dall’australiano Sutherland e dagli spagnoli Erviti, Moreno, Herrada, Rojas, Fernandez e Castroviejo, reduce da un quarto posto olimpico nella cronometro e possibile nome per la corsa contro il tempo della 19a tappa. Per il resto il nome da tenere d’occhio è quello di Dani Moreno, già luogotenente di Purito negli anni in Katusha e possibile jolly per Valverde e Quintana.