Tutto come previsto. La passerella, prestigiosa e fascinosa di Parigi e degli Champs- Elysées premiano ancora una volta Chris Froome. E' lui, il britannico nato e cresciuto in Kenya, a Nairobi, ad aggiudicarsi il Tour de France edizione 2016. Il corridore del Team Sky ha condotto con il sorriso gli ultimi 113 chilometri di corsa, quelli che hanno portato la Grand Boucle sullo storico traguardo dei campi elisi. Lì, dove il tutto culmina nello sprint finale, André Greipel, velocista tedesco della Lotto, è riuscito a mettere il suo sigillo al Tour, battendo in volata Peter Sagan e Alexander Kristoff.
Giunti in pieno relax nella splendida cornice di Chantilly, con l'altrettanto spendido Chateau ad un fianco di strada, la Grand Boucle ha ripreso a pedalare per l'ultima delle sue ventuno tappe. Il clima festante e spensierato dell'ultimo giorno di scuola ha accompagnato la corsa dal luogo di partenza, fino al chilometro zero, raggiunto in via eccezionale dopo ben trenta minuti e oltre di pedalata.
Nel frattempo, i quattro corridori leader delle varie classifiche, e in particolare Christopher Froome, hanno dato il via ad una vera e propria festa sui pedali. Il Team Sky, black & gold per un giorno, ha accompagnato il vincitore del Tour de France nelle varie foto di rito. Istantanee sparse qua e la sui vari bordi di strada che non possono che lasciare emozioni negli occhi e nei cuori dei protagonisti immortalati.
Birra, scelta e distribuita dallo stesso Froome insieme allo champagne, gelosamente sorseggiato dalla maglia gialla, hanno portato la corsa verso la partenza reale.
Ritmi bassi, rapporti agili e sguardi poco impegnati hanno catturato la scena per molti altri chilometri e come di consueto, fino all'ingresso sugli Champs-Elyséès quando la corsa ha preso il via anche sotto il profilo agonistico.
Prima di giungere nella splendida Parigi, i corridori hanno incontrato anche l'ultima breve apserità di questo Tour, la Cote de l'Ermitage. Una salitella di appena 900 metri in cui lo scatto controllato di Kreuziger è bastato per raccogliere l'ultimo punto a disposizione per la classifica degli scalatori.
La salitella, quasi come un trampolino di lancio, ha dato il là all'entrata nella Capitale francese della Grand Boucle; qualche chilometro a riva della Senna, poi lo sbocco verso il cuore pulsante della città, gli Champs-Elysées.
Otto giri da ripetere lungo uno dei luoghi più simbolici al mondo, les Champs-Elysées e l'Arc de Trionphe, circumnavigato dai corridori per lo stesso numero di volte, otto.
Ai cinquanta chilometri dal traguardo, concluso il primo giro celebrativo, lasciato alla maglia gialla e alla sua squadra, la corsa ha preso forza e vigore con la coraggiosa azione di un gruppetto di corridori. Gli otto attaccanti, Alexis Gougeard (AG2R-La Mondiale), Lawson Craddock (Cannondale-Drapac), Markus Burghardt (BMC), Daniel Teklehaimanot (DiData), Jérémy Roy (FDJ), Jan Barta (Bora), Rui Costa (Lampre-Merida) e Brice Feillu della (Fortuneo-Vital Concept) hanno avuto il merito di animare la corsa, tenuta sotto vigile sorveglianza da parte della Direct Energie, formazione di Bryan Coquard.
Attraverso la spinta della formazione francese, gli ultimi venti chilometri scorrono rapidi sotto i tubolari stimolati dalla presenza dei sampietrini parigini. I fuggitivi non hanno chances ma dimostrano comunque carattere e tempra: la resistenza si spegne definitivamente ai 10 chilometri dall'arrivo quando in presenza di gruppo compatto le altre formazioni comprendenti velocisti iniziano la preparazione alla volata.
Prima la IAM, poi altre formazioni tra cui Giant e Cofidis, provano il forcing. Alcuni corridori perdono contatto. Altri cadono. Altri ancora, come l'atteso Coquard, forano proprio nel momento topico.
Tensione e palpitazione fanno da padrone in un finale come sempre incandescente: all'ultimo chilometro i favoriti sono tutti insieme con la Lotto Soudal a fare l'andatura.
Un ritmo clamorosamente violento genera diverse fratture e Kittel è costretto a pagare. Guarnieri lancia la volata a Kristoff che però, si pianta in ben presto. Il redivivo Greipel salta sulla ruota del norvegese, imbarca aria ma ha la velocità giusta; Sagan prova la miracolosa rimonta ma il suo colpo di coda, stavolta non basta per il successo.
André Greipel si prende la tappa, la più prestigiosa del Tour de France 2016 davanti a Sagan e Kristoff. Chris Froome raccoglie il suo terzo giro di Francia giungendo alla linea d'arrivo con qualche secondo di ritardo, ma in pieno controllo. I suoi compagni si alzano sui pedali, lui si piazza al centro della strada, sorridendo quasi come il pargolo che poi stringerà tra le braccia. La sua maglia gialla è baciata dal tramonto parigino, lui è colmo di emozione; il Tour è suo, il suo nome è per la terza volta nell'albo d'oro della corsa di ciclismo più importante al mondo.
Classifica di tappa:
1) André Greipel
2) Peter Sagan, a +0'00''
3) Alexander Kristoff, a +0'00''
4) Edvald Boasson Hagen, a +0'00''
5) Michael Matthews, a 0'00''.
Classifica Generale (maglia gialla):
1) Chris Froome, SKY
2) Romain Bardet, Ag2r, a 04'05''
3) Nairo Quintana, Movistar, a 04'21''
4) Adam Yates, Orica, a 04'42''
5) Richie Porte, BMC, a 05'17''
6) Alejandro Valverde, Movistar, a 06'16''
7) Joaquim Rodriguez, Katusha, a 06'58''
8) Louis Meintjes, Lampre, a 06'58''
9) Daniel Martin, Etixx, a 07'04''
10) Roman Kreuziger, Tinkoff, a 07'11''
Classifica a punti (maglia verde):
1) Peter Sagan, Tinkff, con 490 punti
2) Marcel Kittel, Etixx, con 228
3) Michael Mattews, Orica, con 183
Classifica scalatori (maglia a pois):
1) Rafal Majka, Tinkoff, con 209 punti.
2) Thomas De Gendt, con 130 punti.
3) Jarlinson Pantano, con 121 punti.
Classifica giovani (maglia bianca):
1) Adam Yates, Orica
2) Louis Meintjes, Lampre, a 02'16''
3) Emanuel Buchmann Bora Argon, a 42'58''.