Passerella finale sulle strade di Francia. Brinda Chris Froome, il Tour è nelle mani del keniano bianco, protagonista principe di una corsa ormai al tramonto. 113 km da percorrere, l'arrivo in serata ai Campi Elisi, in una cornice di spettacolo e storia. Nessun sussulto nell'uscita conclusiva, un omaggio al pubblico e al vincitore, una giornata di festa.
L'avvio offre qualche spunto d'interesse, dopo una manciata di chilometri la strada sale, due o tre rimbalzi, prima dell'unico Gpm di giornata. Côte de l'Ermitage, colle di quarta categoria, km 32.5. Al km 51, si bussa alle porte di Parigi, si accarezza la magia di una città unica, prima di immergersi nel circuito finale di 7.5 km.
Otto giri, con il traguardo volante posto al km 73.5. Volata a ranghi compatti, questo l'epilogo più probabile. Dopo il ritiro di Cavendish, favoriti Kittel e Greipel, senza dimenticare un Kristoff in prepotente ascesa e un Matthews in palla. Sagan - insieme a Froome il principale protagonista del Tour corrente - è il jolly che può sparigliare le carte. L'asso della Tinkoff ha chance sia in volata, sia in caso di attacco nel finale, perché ha doti da finisseur fuori dal comune.
Tappa vera (solo) nel finale, perché un successo qui può nobilitare una carriera. Diversi funamboli delle due ruote - ancora a secco - vogliono lasciare un'impronta, braccio di ferro tra attaccanti e gruppo, prima di dare il là agli uomini jet. Battiti di Tour, gli ultimi.
Il percorso