L'edizione 2016 del Tour de France partirà dalla Normandia per concedersi però più di un paio di sconfinamenti in terre straniere. Se al termine della prima settimana si salirà infatti verso i Pirenei spagnoli, con tanto di arrivo in quota nel principato di Andorra, dopo quattordici giorni di corsa ecco spuntare il plotone in Svizzera, per due tappe sotto la bandiera rossocrociata, di cui una con traguardo posto nella capitale elvetica, a Berna.
E' una seconda settimana molto variegata quella della Grand Boucle 2016, che comincerà con il giorno di riposo dopo le fatiche pirenaiche (lunedì 11 luglio), per poi muoversi verso est nel Sud della Francia, passando per Montpellier e giungendo fino in Provenza, dove giovedì 14 luglio, giorno della festa nazionale francese (anniversario della presa della Bastiglia), i corridori dovranno affrontare il terribile Mont Ventoux, salita leggendaria, resa ancor più suggestiva dal paesaggio praticamente lunare - senza alcuna vegetazione - che domina in cima. Il giorno dopo ecco la prima cronometro individuale di questo Tour, 37.5 chilometri mossi da Bourg-Saint-Andéol a La Caverne du Pont-d'Arc, con un inizio in salita, poi un tratto di falsopiano, uno di discesa e ancora saliscendi verso l'arrivo. Da domenica 17 luglio ci sarà il primo assaggio alpino, con la tappa che conduce a Culoz, mentre ventiquattro ore dopo ci si dirigerà verso la Svizzera, con Berna come nuovo traguardo in terra elvetica. Martedì 19 luglio è invece il programma il secondo e ultimo giorno di riposo, prima dei fuochi d'artificio dell'ultima settimana. Scopriamo insieme tutte le tappe della seconda settimana del Tour de France 2016.
10^ tappa (martedì 12 luglio). Escaldes-Engordany / Revel (197 km). Da Andorra si torna in territorio francese, per una frazione ancora dura nella prima parte (pronti via ed ecco il Port d'Envalira, 22.6 km al 5.5%, prima categoria e Souvenir Henri Desgrange), molto più agevole nella seconda. Il finale si adatta a colpi di coda di una fuga o ad azioni da finisseur, con la Côte de Saint-Ferréol, gran premio della montagna di terza categoria, 1.8 km al 6.6% di pendenza media, come trampolino di lancio a soli sette chilometri dal traguardo.
11^ tappa (mercoledì 13 luglio). Carcassonne / Montpellier (162.5 km). Frazione per velocisti, con due gran premi della montagna di quarta categoria nei primi sessanta chilometri di corsa che non dovrebbero impedire al gruppo di giungere a ranghi compatti verso la volata di Montpellier.
12^ tappa (giovedì 14 luglio). Montpellier / Mont Ventoux (184 km). Il giorno dedicato al Gigante della Provenza: il Mont Ventoux si staglia maestoso e imponente in mezzo alla campagna del sud della Francia, gran premio della montagna hors categorie di 15.7 km di lunghezza all'8.8% di pendenza media. Traguardo prestigioso, dove i big della generale cercheranno di lasciare la propria griffe.
13^ tappa (venerdì 15 luglio). Bourg-Saint-Andéol / La Caverne du Pont-d'Arc (cronometro individuale di 37.5 km). Ecco la prima cronometro di questo Tour, non eccessivamente lunga e soprattutto non per grandi specialisti, con percorso abbastanza mosso dall'inizio alla fine.
14^ tappa (sabato 16 luglio). Montélimar / Villars-les-Dombes Parc des Oiseaux (208.5 km). Altra tappa difficile da interpretare. Dopo la cronometro ecco oltre duecento chilometri su e giù tra la Val d'Isere e gli affluenti del Rodano. Giornata adatta alle fughe.
15^ tappa (domenica 17 luglio). Bourg-en-Bresse / Culoz (160 km). Quello di Culoz non è un arrivo in salita, ma il primo traguardo di un tappone alpino. Da affrontare infatti sei gran premi della montagna, di cui due di prima categoria e uno hors categorie. A far la differenza, con ogni probabilità, le ultime due ascese, la Grand Colombier, HC, 12.8 km al 6.8% di pendenza media, e i Lacets du Grand Colombier, prima categoria, 8.4 km al 7.6%, dalla cui cima mancheranno quattordici chilometri al traguardo.
16^ tappa (lunedì 18 luglio). Moirans-en-Montagne / Berne (209 km). Dopo 105 chilometri di corsa si sconfina in territorio elvetico, per dirigersi verso Berna, in una tappa ancora una volta mossa. Interessanti gli ultimi tre chilometri, dove sono posti un paio di brevi strappi al 7%.