La quinta uscita, al Giro di Svizzera, propone la prima tappa d'alta montagna, il primo banco di prova per gli uomini di classifica. Partenza da Brig-Glis, arrivo, 126.4 km dopo, a Carì. La strada, fin dalle battute iniziali, sale. Un falsopiano che raggiunge il suo apice dopo il km 40, quando inizia l'interminabile ascesa verso il Furkapass. Salita Hors Catégorie, 16.7 km al 6.3% di pendenza media.
Dopo lo scollinamento, posto circa a metà corsa, inizia una rapida discesa che introduce alla seconda difficoltà di giornata. Si scende ai 1510 metri di Hospental, per poi rimbalzare nuovamente oltre i 2100. Gottardo, 1° categoria, 8.5 km, 7% pendenza media.
La tappa vive poi un momento di transizione, di recupero. Picchiata e passaggio favorevole. Trenta chilometri per recuperare energie in vista del finale. Verso Carì, battaglia all'ultimo colpo di pedale. 10 km, pendenze probanti, sopra l'8%. Chi ha gambe, può attaccare e creare distacco.
Diversi corridori attesi alla ribalta. Quattro carte emergono dal mazzo: Spilak deve difendere il successo dello scorso anno, Rui Costa, sulle strade di Svizzera, trova nuova linfa, Thomas deve affinare la condizione in ottica Tour, mentre Van Garderen vuol dimostrare di poter essere il leader della BMC.
Il percorso