Si riparte, dalla difesa di Vegni e dall'attacco di Nibali. Si riparte oggi, dopo una domenica di riposo forzato e polemiche, con il maltempo a consigliare la cancellazione della tappa più attesa, con gli scalatori con un pugno di mosche in mano e con la presa di posizione forte di diversi ciclisti contro lo Squalo dell'Astana.
In un clima infuocato, la Tirreno 2016 entra nella sua fase conclusiva, con la prova che prende il via da Castelraimondo per terminare 210 km dopo a Cepagatti. Il disegno del percorso porta sulla scena le ruote veloci presenti in gruppo, con Gaviria che studia a tavolino il secondo assolo, mentre la pattuglia italiana, con Viviani in testa e Nizzolo in scia, sogna lo scacco matto casalingo. Un solo Gran Premio della Montagna, di lunghezza ridotta, 3.4 km e per di più nelle prime fasi di corsa, la vetta è infatti al km 27.5.
A mantenere un punto d'interrogativo sul possibile epilogo il quadro finale. Il circuito che accoglie la carovana a Cepagatti, dal km 187, non è perfettamente pianeggiante, la strada sale, anche se non in maniera sensibile e fornisce un appiglio a finisseurs in ottima condizione come Sagan e Stybar. Lo slovacco, piazzato più volte, vuole un colpo prima delle grandi classiche di stagione, senza dimenticare Van Avermaet, Valverde, Kwiatkowski, campioni nell'ombra pronti ad alzare la voce.
Il percorso:
Il finale: