Cielo azzurro su Cancun - Si scrive fioretto, si legge Italia. Al femminile poi, la tassa da pagare per le avversarie è quasi la massima possibile. A Cancun l'Italia ha affermato alla grande la sua leadership nel movimento, portando tre ragazze sul podio a cui si aggiunge Valentina Vezzali fermata ai quarti di finale per una sola stoccata da Martina Batini, poi terza a fine gara assieme ad Elisa Di Francisca. La vittoria finale di Ysaora Thibus - meritata dopo aver eliminato in rapida fila la campionessa del Mondo Deriglazova, l'azzurra Elisa Di Francisca e aver rimontato in finale lo 0-7 con cui la nostra Alice Volpi era scattata avanti - non modifica la sostanza di quanto emerso dalla gara messicana: in testa alla gerarchia del fioretto donne resta sempre l'Italia, sebbene nella passata stagione le avversarie (russe in testa) erano riuscite perlomeno a fare qualche crepa in un muro che pareva granitico.
Podio stregato a San Josè - Giorgio Avola battuto nei quarti di finale della prova individuale, il quartetto campione del Mondo quarto nella prova a squadre. Per l'Italia al maschile il podio si rivela tabù, ma le indicazioni arrivate dalla California sono comunque buone. Gli azzurri si sono ben districati in un contesto in cui la concorrenza è durissima e a ogni gara ci sono almeno quindici se non venti pretendenti alla vittoria finale. Discorso similare anche per la gara a squadre, dove è mancato Andrea Cassarà - rimasto in Italia per infortunio al gomito - comunque ben sostituito da Edoardo Luperi.
Fra tre settimane si torna in pedana, fra Tokyo (maschile) e Saint - Maur (femminile) per la seconda tappa della strada verso Rio: la lotta per i pass olimpici continua, con la speranza di avere ancora l'Italia protagonista principale.