Dopo l'ouverture stagionale affidata a sciabolatori e sciabolatrici, la Coppa del Mondo di scherma accende il semaforo verde anche a fiorettiste e fiorettisti, che sulle pedane d'oltreoceano ripartono nella loro corsa verso Rio de Janeiro.
Due posti per quattro - Interessante la storia al femminile: l'assenza della prova a squadre a Rio mette in palio solo due posti per il tabellone a Cinque Cerchi e in casa Italia le candidate sono quattro. Preso atto di un regolamento assurdo - quello della rotazione - sarà lotta dura fra Elisa di Francisca, Arianna Errigo, Valentina Vezzali e Martina Batini, con le prime due ampiamente favorite a occupare un sedile dell'aereo in direzione Brasile. Irta di ostacoli invece la scalata tanto di Valentina Vezzali quanto di Martina Batini: la tre volte campionessa olimpica ha già detto che, a prescindere da tutto, questa sarà la sua ultima stagione agonistica e che, finchè non sarà l'artimetica a porre fine ai giochi, èE pronta a dare battaglia. Va da sè che un'eventuale mancata qualificazione non intaccherebbe per nulla la leggendaria carriera della jesina, che d'altro canto potrebbe aggiungere l'ennesima gemma al suo già scintillante tesoro.
A rivaleggiare con le azzurre (12 le convocate per la prima gara) saranno in primis le russe - anche loro alle prese con la lotta interna per i pass olimpici - capitanate dalla campionessa del Mondo Inna Deriglazova, ma attenzione anche ai pericoli che arrivano da Stati Uniti e Francia
Forfait Cassarà - In campo maschile, spicca l'assenza di Andrea Cassarà. Il bresciano, alle prese con un fastidio al gomito del braccio armato, ha preferito non partire verso gli Usa, rimandando così alla gara di Tokyo il suo esordio stagionale. Al netto dell'importante forfait, l'Italia di Andrea Cipressa riparte dall'ottima stagione dell'anno scorso, che ha visto - fra le altre cose - emergere giovani interessanti come Daniele Garozzo e Edoardo Luperi e che si è chiusa con la bellissima vittoria iridata di Mosca contro gli arcirivali della Russia. Un ottimo esordio darebbe ancora più entusiasmo a un gruppo che guarda con grande ottimismo alla strada che porta verso Rio 2016.
Una strada, però, che è tutt'altro che semplice: il livello di competizione nel circuito maschile è elevatissimo, con almeno una ventina di atleti in grado di poter puntare al bersaglio grosso in ogni gara. Russi, americani, britannici, francesi, ma anche i sempre insidiosi ed enigmatici dragoni d'Oriente, che nei grandi eventi diventano clienti tostissimi.