Il Mondiale perde un protagonista atteso. Mark Cavendish rinuncia alla prova in linea di Richmond, costretto al forfait da un problema alla spalla accusato al Tour of Britain. La corsa all'oro vede quindi sfumare in partenza l'atteso duello tra il fenomenale sprinter dell'Etixx e colossi quali Kristoff e Degenkolb o artisti di strada come Sagan.

Sulla carta, non l'uomo di riferimento Cavendish, in virtù di un finale reso impervio da alcuni tratti in pavè e da pendenze significative presenti nel chilometro conclusivo, ma comunque atleta da tener d'occhio, in virtù di un passato glorioso – campione mondiale nel 2011 – e di una classe intatta.

La defezione di Cavendish complica i piani della Gran Bretagna, costretta a rimpiazzare anche Geraint Thomas, punto di forza del Team Sky di Chris Froome. Il Ct Sutton sottolinea l'importanza di Mark all'interno del gruppo e evidenzia le possibilità del suo protetto in terra americana “Aveva grandi chance di vincere, è stato un duro colpo”.

Per sostituire degnamente il trentenne delle Isole di Man, spazio a Adam Yates, esploso in stagione con la divisa dell'Orica-GreenEDGE. Yates, solitario a San Sebastian, è un corridore in grado di recitare un ruolo importante lungo le strade d'America e vanta rispetto a Cav maggior freschezza e maggior resistenza. Il classe '92 di Bury paga dazio però rispetto al più illustre connazionale in quanto a carisma ed esperienza.

Una freccia si spezza, l'arco mondiale si scopre più povero. Cavendish saluta prima del via, una spallata allo spettacolo, spazio ad altri.