161 chilometri, da Digne les Bains a Pra Loup, il primo esame alpino dopo il secondo giorno di riposo. Il Tour affronta, con le residue energie, la terza settimana. Quattro tappe d'alta montagna, l'ultima con arrivo all'Alpe, prima della passerella sui Campi Elisi. La fatica odierna coglie l'attenzione di molti, perché il percorso presenta una conformazione adatta a colpi di coda.
I Gpm presenti lungo la strada sono cinque, considerando l'ascesa finale verso Pra Loup. I primi tre, posti nei primi 96 km, non preoccupano il gruppo. Il Col de Lèques, 3° categoria, 6 km al 5,3%, è il primo ostacolo di giornata. A seguire, il Col de Toutes Aures, 3° categoria, 6 km al 3,1%, e il Col de la Colle Saint Michel, seconda categoria, 11 km al 5,2%.
Al km 111 è posto il traguardo volante, a Beauvezer, quando il terreno già sale verso il Col d'Allos. Qui il momento chiave della tappa odierna, perché la salita porta il plotone oltre i 2200 metri. Un Gpm di prima categoria, con pendenze importanti nella seconda parte. 14 km in totale di scalata, un'erta che lancia verso una picchiata tecnica e di non facile interpretazione. Come in altre tappe, può essere la discesa a creare selezione.
Chi ha buone gambe, può attaccare verso il Col d'Allos, alfine di isolare Froome e aumentare il disavanzo nel tratto con pendenza favorevole. Terminata la discesa, un'ultima asperità. 6 km al 6,5% di pendenza media per giungere a Pra Loup.
Il primo traguardo alpino può cambiare il volto del Tour?
Il finale: