Come preventabile, l'undicesima tappa del Tour de France edizione 2015 è stata una frazione di assestamento, con la maglia gialla Chris Froome intento a controllare la corsa sull'Aspin e sul Tourmalet. Distacchi invariati dunque nel secondo tappone pirenaico consecutivo, in attesa dell'arrivo in quota di domani a Plateau de Beille. La vittoria parziale è andata al polaccco Rafal Majka, compagno di squadra di Alberto Contador e protagonista di una fuga da lontano.
Dopo l'arrivo il kenyano del team Sky si ferma a parlare con i giornalisti presenti all'arrivo sul Col du Cauterets: "E' stata una tappa molto dura. Forse per chi l'ha vista dall'esterno è sembrata una corsa tranquilla ma posso assicurare che tanti corridori hanno speso molte energie a causa delle alte temperature e della media folle delle prime due ore di gara. Per fortuna ho sempre avuto i miei compagni di squadra al fianco, mi hanno scortato fino al traguardo. Di certo per noi adesso non è più necessario attaccare. I miei rivali non sono affatto demoralizzati, Nibali ha avuto una giornataccia ieri ma oggi ha messo la squadra a tirare sul Tourmalet. Nel finale ha perso ancora qualcosa, ma il Tour non è finito e mi aspetto di essere messo in difficoltà ogni giorno. La salita di domani che porta a Plateau de Beille è davvero dura, in molti pagheranno le fatiche della tappa di oggi".
Più positive le sensazioni di Alberto Contador rispetto all'arrivo di ieri. Lo spagnolo analizza la sua situazione: "Oggi mi sono sentito meglio, non ho perso altro terreno e Majka ha vinto la tappa. Ho sofferto molto il caldo, ma le condizioni sono uguali per tutti. E' un peccato non avere la forma dello scorso anno, per me sarà un Tour difficile e complicato, proverò a far qualcosa ogni giorno per vedere cosa può accadere. Froome? E' il più forte di tutti, ma cercheremo di metterlo tatticamente in difficoltà". Gli fa eco il colombiano Nairo Quintana, maglia bianca di miglior giovane: "Oggi mi sono preso una giornata di tregua perchè eravamo tutti provati dallo sforzo di ieri. Un attacco da lontano domani? E' un'opzione ma bisognerà vedere come starà Chris. Ha già un bel vantaggio ma io mi sento bene e non mi arrendo. Cercheremo di approfittare di qualsiasi occasione ci capiterà perchè il mio obiettivo rimane quello di vincere il Tour".
Entusiasta invece il vincitore odierno, il polacco Rafal Majka: "E' fantastico vincere un'altra tappa del Tour, voglio dedicarla a Ivan (Basso, ndr), a Bennati che è caduto e a tutta la mia famiglia. Non avevo in mente di attaccare, ma queste strade mi piacciono, tra l'altro oggi c'era il Tourmalet e quindi ho deciso di provarci. Voglio vincere ancora, mancano ancora due settimane di gara, anche Alberto ha margine per rientrare su Froome". Più dimesso il tono di Thibaut Pinot, terzo al Tour dello scorso anno e ora in grande difficoltà: "Non avevo le gambe nemmeno oggi, sono lontano dalla mia miglior condizione - esordisce il francese - non ho idea del perchè mi senta così, dovremo analizzare il tutto con la squadra per capire cosa sia andato storto. Ritiro? Se non credessi di avere altre possibilità, non sarei più qui. Psicologicamente sto bene, sono le gambe che non rispondono".