Peter Kennaugh indossa la prima maglia di leader al Giro del Delfinato, al termine di una prima tappa, la Ugine - Albertville, segnata da un percorso nervoso e aperta quindi a scenari differenti. La volata non è scritta, perché ben 8 Gpm caratterizzano i 131.5 km in programma. Protagonista assoluta la Cote du Vilard, ripetuta ben sei volte, l'ultima a 12 km dal traguardo.
Kennaugh giunge sotto lo striscione finale in solitaria, rimpallando il prepotente ritorno del gruppo, regolato da Sacha Modolo. Un pizzico di rammarico per il velocista italiano, supportato da una grande condizione e in fiducia dopo i successi al Giro.
Il campione nazionale britannico, Peter Kennaugh, indovina la giusta azione lasciando il gruppo in compagnia di Izaguirre, Wyss e Grikvo, in risposta a un primo assolo di un gruppetto ispirato da Tony Martin. Quando mancano due km al termine, Kennaugh alza l'andatura e mette sulla strada straordinarie doti da passista. Resiste il corridore del Team Sky e per i neri di Froome il Delfinato inizia sotto una buona stella.
A rendere interessante la tappa, una fuga costruita in avvio, con protagonisti Wynants, Guillemois, Teklehaymanot e Thurau. Sono proprio questi ultimi due effettivi a garantire lo spettacolo maggiore, lanciando un'offensiva di coppia per rallentare il rientro delle compagini dei velocisti. L'ultimo ad arrendersi è Thurau, il più pimpante anche in salita. Mancano 4 km alla fine, quando la sua azione si spegne. Il resto è un capolavoro di Kennaugh.