Il Giro d'Italia riparte, quest'oggi, da Tirano. 134 km i da percorrere, con arrivo previsto a Lugano. Tappa per ruote veloci, giornata di riposo per i grandi della generale, portati allo stremo dall'immenso Mortirolo e chiamati, tra venerdì e sabato, a due esami di alta montagna, con i traguardi posti a Cervinia e al Sestriere. La corsa in rosa è nelle mani di Alberto Contador, ma Mikel Landa è il nome nuovo in grado di infiammare gli arrivi in quota. Interessante anche la lotta per il podio, con Fabio Aru, ieri in difficoltà, chiamato a una prova di carattere.
L'unica difficoltà prevista nella tappa n.17 accoglie i corridori al via. Al km 8, la strada comincia a salire, per 7 km, fino al Gpm di Teglio, 3° categoria. Questo è l'ideale trampolino per possibili attaccanti di giornata, con uno spartito che vede le squadre degli sprinter chiamate a tenere la corsa in pugno, non concedendo margine eccessivo ai battistrada. Più volte, in questa edizione, il coraggio si è trasformato in successo, ma le occasioni, per i velocisti, si riducono col passare dei giorni, e la "chiamata" odierna è ghiotta.
Dopo un tratto favorevole, in discesa, che accompagna il plotone verso Sondrio, la strada si fa pianeggiante, con una piccola scossa intorno al km 108 ad anticipare il traguardo. Gli ultimi 26 km non riservano insidie, e il finale si presenta estremamente veloce, con una curva, ai meno 700, da preparare con attenzione, per evitare l'ennesima caduta di un Giro, in questo senso, maledetto.
Questa l'altimetria della tappa: