Mancano poco più di 24 ore all'inizio della 98a edizione del Giro d'Italia e la lista dei favoriti certo non scarseggia: su tutti svetta il nome di Alberto Contador, che potrà contare sull'aiuto del neo compagno di squadra e veterano Ivan Basso. Al nome del “Pistolero” spagnolo seguono poi quello dell'australiano Richie Porte e del colombiano Rigoberto Uran, per concludere con la speranza italiana Fabio Aru. Sono questi i fantastici 4 che presumibilmente si giocheranno il tutto per tutto pur di conquistare l'ambita maglia rosa e far incidere il proprio cognome sul Trofeo Senza Fine.
Ma che dire dei probabili outsider? In una corsa di tre settimane può succedere di tutto, ogni tappa potrebbe nascondere un gran numero di sorprese sul suo tracciato e alcuni corridori saranno pronti ad approfittarne.
Pensiamo quindi a Domenico Pozzovivo, che ha dimostrato recentemente una grande crescita di condizione portando a casa due vittorie dall'inizio della stagione: al Giro di Catalogna e al Giro del Trentino. Successi costruiti scalando pendenze importanti, estremamente adatte al suo fisico minuto e leggero, da scalatore puro. Con l'aiuto dei compagni di squadra dell' AG2R (Carlos Betancur su tutti) l'atleta pugliese sogna un posto sul podio, ma se questo dovesse sfuggirgli, la top 5 rimane un risultato pienamente alla sua portata.
Un occhio di riguardo va tenuto anche per Ryder Hesjedal, leader della Cannondale in questo Giro. Il canadese ha vinto l'edizione 2012 e ha dalla sua una buona dose di esperienza nelle grandi corse a tappe, eppure non è considerato una grossa minaccia dai pronostici. Il percorso di quest'anno non è eccessivamente duro e questo lo favorisce, vista la sua predisposizione a fare bene nella terza settimana. In più non soffre a cronometro. Entrare nella top 5 per lui è possibile e sarebbe un gran risultato.
Sempre in casa Cannondale sta crescendo il talento italiano Davide Formolo: 23 anni, professionista dal 2014 e un fisico asciutto che rende al meglio quando la strada inizia a pendere verso l'alto. Il veronese è ancora un diamante grezzo, ma le sue ottime doti da scalatore sono già note al grande pubblico e fanno ben sperare per il futuro del ciclismo italiano. Le sue abilità nelle corse di un giorno non sono un mistero, mentre la sua partecipazione al Giro è la prima grossa sfida alle corse di tre settimane, e chissà che non si riveli un trampolino di lancio in questa direzione. Quindi aspettiamoci di vederlo protagonista nelle frazioni più dure della Corsa Rosa.
In casa Lampre Merida il ruolo di leader è affidato al polacco Przemyslaw Niemiec, 35 anni di cui molti passati a fare gavetta nella realtà più piccola dei team continental. Ma il duro lavoro ha ripagato e la squadra italiana hascelto di dargli fiducia lasciandogli più spazio. L'esperienza che porta sulle spalle gli permette di saper interpretare al meglio le tre settimane di corsa. Nel 2013 ha concluso il Giro in sesta posizione, che il 2015 sia l'anno giusto per centrare la top 5?
Per quanto riguarda l'Astana tutti gli occhi sono puntati su Aru, ma c'è un corridore alle sue spalle che in questo Giro potrebbe togliersi qualche bella soddisfazione. Diego Rosa ha dimostrato in questo inizio di stagione di essere in ottima condizione, in netto contrasto con la sfortunata stagione passata. Il compito principale del piemontese sarà dare una mano al capitano della sua formazione, ma siamo certi che troverà qualche buona occasione per mettersi in luce anche individualmente.