Un capitombolo, a un centinaio di metri dal traguardo, rende incerta la volata della quarta tappa del Tour Down Under, rimescolando il programma disegnato nei chilometri precedenti. Lo sprint è affare ridotto a nove unità e a ancora una volta Impey manca l'acuto, battuto da Steele von Hoff. Per l'uomo veloce dell'Orica solo seconda piazza, davanti a Wouter Wipper. L'Italia si gode l'ennesima buona prova di Bonifazio, sesto, bravo a non cadere nelle trappole del concitato finale. I big, al coperto, non patiscono danni e Dennis conserva la leadership, davanti al compagno Evans. 

La quarta tappa non presenta salite proibitive, un solo Gpm - Sellicks Hill - nella prima parte del tracciato, ma non mancano, come da consuetudine, sali e scendi pericolosi, soprattutto per chi vuol tenere in mano la corsa. Sono ben tre i tentativi di fuga di giornata. Il primo vede protaognisti anche Kennaugh, passistone in forza alla Sky, e Bobridge. Esaurito il loro assalto, ecco il rilancio di un terzetto guidato da Belkov, ma è forse lo scatto successivo quello più interessante, perché lanciato dal duo Astana Boom - L.L. Sanchez. Le doti da finisseur dello spagnolo non bastano e ai meno dieci è gruppo compatto. 

L'Orica lavora come sempre per Impey, ma tutto salta con la caduta violenta sul rettilineo d'arrivo. Impey è davanti, ma von Hoff ha lo spunto vincente.