Giovanni Malagò dalla parte di Carolina Kostner, una difesa pesante, in parte inattesa. Che il numero uno del Coni appoggiasse Carolina è cosa nota da tempo, ma le parole rilasciate a RadioDue si spingono oltre, alzando ulteriormente l'asticella. Un attacco, mal celato, alle istituzioni e alle regole in materia di doping, una presa di posizione netta al fianco di Carolina. Giovanni Malagò come Carolina Kostner, stesso comportamento nella medesima situazione.
Una dialettica senza fronzoli atta a difendere un patimonio dello sport italiano. Se la richiesta di oltre 4 anni di squalifica, per aver coperto il compagno in occasione di un controllo a sorpresa, appare fuori luogo, quantomento per quel che riguarda la durata, l'errore della pattinatrice è lampante, com'è giusta una richiesta di sospensione, anche se non nei termini proposti.
L'uscita di Malagò, forte nei termini, lascia quindi in parte stupiti, perché proveniente non da una persona estranea all'ambiente, ma da una delle massime espressioni dello sport italiano.
Queste le parole del leader del Coni: "Non posso fare commenti, sono in grandissimo imbarazzo e difficoltà ma devo accettare le norme della giustizia sportiva che sono state scritte da un ordinamento internazionale e che prevedono un certo tipo di sanzione per chi non denuncia. Fermo restando sul fatto che non sono d'accordo. Cosa avrei detto io agli ispettori che cercavano il mio fidanzato? Avrei detto 'no, non c'è', se fossi stato convinto che non sarebbe stato un problema. Che poi è quello che ha pensato lei".