Uno scatto secco a due chilometri dall'arrivo. Gli altri si guardano e Daniel Navarro può sorridere: è lui il vincitore della tredicesima tappa della Vuelta Espana. L'atleta della Cofidis parte sullo strappetto conclusivo e resiste al ritorno del gruppo. Alle sue spalle si piazzano Dani Moreno e Kelderman. Nulla di fatto, invece, tra gli uomini di classifica. I big, infatti, si studiano in vista delle prossime tre tappe, tutte con arrivo in salita. Si tratta di un vero e proprio trittico che con ogni probabilità deciderà il prossimo vincitore della Vuelta.
Si arriva in Cantabria, a Obregon/Parque de Cabraceno dopo 189 km. Una tappa insidiosa con tre gran premi della montagna, due di terza ed uno di seconda categoria. Il traguardo è posto in cima ad uno strappo di tre chilometri: le pendenze non sono proibitive, ma dopo una tappa tirata anche una salita di questo tipo può farsi sentire nelle gambe dei corridori. E così è. Nei chilometri conclusivi si scatena la bagarre. Ci prova prima il nostro Brambilla ed in scia si porta subito Daniel Navarro. L'ex gregario di Contador affianca il corridore italiano e dopo qualche metro stacca. Dietro si procede a fiammate. Per due volte prova a partire Daniel Martin, ma la sua condizione non è eccezionale; difatti non riesce a fare la differenza. La reazione del gruppo è tardiva. Moreno tenta di riportarsi su Navarrro, gli ultimi metri, però, sono in leggera discesa: aria pura per il corridore della Cofidis. Lo spagnolo può festeggiare, dunque, una splendida vittoria di tappa. Bene ancora una volta il nostro Damiano Caruso, giunto sesto al traguardo.
La classifica generale rimane invariata, con Contador ancora in rosso. Da domani, però, si comincerà a fare sul serio. Si arriverà, infatti, a La Camperona dopo 8 km di ascesa. E sarà solo l'antipasto di una tre giorni di fuoco, dove spicca l'arrivo agli storici Lagos de Cavodonga. Contador dovrà guardarsi dagli attacchi dei suoi rivali, in primis Froome, voglioso di uscire dall'anonimato di questa seconda settimana di corsa.