Chris Hroner non sarà al via della Vuelta 2014. Si spegne sul nascere il sogno di ripetere quanto fatto lo scorso anno, quando, a 41 anni suonati, l'americano scosse il mondo del ciclismo, conquistando con quella pedalata sghemba e quel ghigno sofferente uno dei tre grandi giri del panorama ciclistico internazionale. Personaggio schivo, gregario fidato, assurto di colpo agli onori della cronaca. Al termine qualche dubbio sulla veridicità dell'impresa, mai nessuna conferma di una positività al doping, aldilà di una polemica per controlli non effettuati nel periodo immediatamente successivo alla Vuelta. 

In questa stagione nessun acuto. Un'anonima partecipazione al Tour, indirizzata alla ricerca di una condizione adeguata per la corsa spagnola, al via domani da Jerez de la Frontera. A fermare lo scalatore un livello troppo basso di cortisolemia. Un dato che stride con i valori richiesti per la partecipazione alla corsa. Immediata è arrivata la scelta della Lampre di fermare il corridore. Nulla però che indichi l'utilizzo di sostanze proibite. Proprio il responsabile medico della squadra fornisce la spiegazione dell'accaduto:

"Al termine del Tour de France e dopo il Tour of Utah, Chris Horner è stato sottoposto negli Stati Uniti a due distinte visite specialistiche pneumologiche, per valutare la fastidiosa e ricorrente tracheobronchite che lo aveva notevolmente limitato a partire dai primi giorni della Grande Boucle e che si era ulteriormente aggravata nelle tappe conclusive della corsa americana. Entrambi gli specialisti concordavano per una terapia con cortisonici per via orale, per la quale il corridore ha regolarmente ricevuto una autorizzazione preventiva da parte dell’apposita commissione Uci in data 15.08.2014, a conferma della correttezza della procedura seguita per predisporre tale trattamento. Fisiologicamente, tale terapia può comportare un transitorio abbassamento del valore individuale della cortisolemia che, associata al jet lag avuto dall’atleta per il suo viaggio dalla California alla Spagna (9 ore di differenza di fuso orario), ha determinato un livello di cortisolemia inferiore ai valori di riferimento indicati dall’Mpcc; tale situazione, pertanto, non consente al corridore, pur in presenza di una terapia lecita e correttamente autorizzata dall’Uci, di partecipare alla Vuelta a Espana".

Al posto di Horner, in casa Lampre, il giovane Conti, da poco professionista e alla prima grande chiamata.