Ancora grande Italia nell'ultimo week-end di Coppa del Mondo under 20: in Germania come Inghilterra, in Spagna come in Finlandia, l'azzurro è una costante macchia di colore sui podi delle sei competizioni che si sono disputate ieri. Due ori, un argento e tre bronzi è l'incredibile bottino che va a gonfiare il sempre più ricco forziere di casa Italia. Che gongola, ben consapevole del fatto che il futuro della nostra scherma è roseo.

Hattrick - La copertina di oggi è tutta per i ragazzi della sciabola, che a Dormgaden, in Germania, si prendono per tre quarti il podio, con l'Ucraino Statsenko imbucato di bronzo alla festa azzurra. A vincere è stato Francesco D'Armiento, che festeggia nel migliore dei modi il suo fresco ingresso nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle. Il foggiano ha battuto in finale Iacopo Rinaldi per 15-11, dopo aver regolato per 15-12 il corregionale Francesco Bonsanto in semifinale. A completare la festa della sciabola ci ha pensato, nella prova femminile, Sofia Ciaraglia, terza dopo la sconfitta patita in semifinale ad opera della russa Sukhova (15-13), poi vincitrice della prova. Secondo posto per l’altra russa Karbolina, terza assieme alla Ciaraglia l’ucraina Shchukla. Soddisfatto, e non può essere altrimenti, il Commissario Tecnico Giovanni Sirovich (presente ad assistere dal vivo alle gare), che tramite il sito federale dichiara: “Sono davvero soddisfatto dell'esito di entrambe le prove. I ragazzi sono stati davvero bravi ed hanno dimostrato il loro valore, mentre le ragazze avrebbero dovuto avere un briciolo di tenacia in più nei momenti in cui bisogna chiudere gli assalti” .

Golden boy – Nel fioretto continua la sua incredibile marcia Francesco Ingargiola: su tre prove sin qui disputate, due vittorie e un terzo posto, centrato due settimane fa a Bratislava. Lo jesino, dopo aver dominato in lungo e in largo fra i cadetti, sta facendo sfracelli anche fra gli Under 20, battendo spesso con grande facilità avversari che han già fatto esperienza in gare di Coppa del Mondo senior. E parliamo di un ragazzo che ancora deve compiere 18 anni.  15-9 al francese Chastanet, dopo aver riservato lo stesso trattamento all’americano Chang in semifinale; 15-8 a un altro francese, Mourrain, nei quarti di finale: questi gli ultimi passi del cammino che han portato il nostro fiorettista a trionfare nella prova disputatasi a Londra, una città che continua a dire bene all’Italia della scherma.
L’inno di Mameli risuona anche in Germania, grazie a Camilla Mancini, che batte in finale la francese Ranvier per 15-8 aggiudicandosi così la prova. Podio anche per Francesca Palumbo, il secondo di fila per lei dopo l’argento di Bratislava. La Palumbo è stata sconfitta in semifinale proprio da Camilla Mancini, con il punteggio di 15-9. Un altro derby fratricida, questa volta in salsa francese, ha condannato Julie Mienville al terzo posto dopo il 15-12 rimediato proprio dalla Ranvier. Entra nelle otto anche Elena Tangherlini, sconfitta ai quarti per 15-8 dalla Ranvier.

Spada di bronzo – A completare il festival di medaglie azzurre c’è Gabriele Cimini, che a Helsinki ha terminato al terzo posto la prova di spada maschile vinta dal padrone di casa Mickwitz sullo svizzero Oberson. Proprio l’incrocio di lame contro Oberson è stato fatale al nostro spadista, sconfitto per 15-9. Finisce ai quarti il cammino di Tomaso Melocchi e Gianmarco Andreana, rispettivamente quinto e sesto. Per entrambi una sconfitta all’ultima stoccata contro il polacco Bielec e nel debry contro Cimini. Nessun podio nella gara femminile di Burgos, ma l’Italia può comunque festeggiare il quinto posto di Giorgia Pometti, sconfitta 15-12 dalla russa Martynyuk nell’assalto decisivo per la zona medaglie. Arrivano a un passo dalle prime otto invece Alberta Santuccio e Nicol Foietta, che chiudono rispettivamente diciassettesima e diciottesima.