Finalmente Gilbert! É del campione del mondo l'acuto che infiamma la dodicesima tappa della Vuelta. Il guizzo dell'iridato, a scacciare i fantasmi di un periodo avaro di risultati e conferme, a lanciare propositi importanti in vista di Firenze. Torna Gilbert e lo fa da par suo, con un regale finale, sullo strappo a un km dall'arrivo, crocevia di una tappa prima tranquilla. Rinasce, quando sembrava ancora una volta sconfitto. L'ottimo lavoro del duo Sky, Uran-Boasson Hagen, sembrava aver risolto la corsa, con il gigante norvegese già quasi a braccia alzate. Ma a pochi metri dal traguardo ecco la ruota veloce del belga ritrovato. Biglietto da visita per la possibile doppietta tra una ventina di giorni.
La cronometro firmata Nibali e Cancellara alle spalle, all'orizzonte le terribili montagne iberiche. Infiniti chilometri di ascesa, in mezzo a una vegetazione quasi nulla. Terra, polvere, torride temperature. La Maella-Tarragona si presenta come una sorta di spartiacque. 164 km di transizione, adatti a fughe da lontano. E così è infatti. Dopo 4 km se ne vanno in tre. Ferrari, Zingle e Pineau. L'esiguo numero dei battistrada non spaventa il gruppo, che lascia fare, senza dannarsi più di tanto. Astana e Orica Green Edge a far l'andatura nel plotone. Il ricongiungimento arriva ai 20 dal traguardo. Lì prova l'assolo Tony Martin, lì si scopre la Bmc. Gli uomini di Gilbert si portano al comando. A decidere è lo strappo finale. L'ultimo km che segna il ritorno di un fuoriclasse. Da segnalare il ritiro di Pinotti, causa sinusite, e il problema meccanico di Pozzovivo ai 4 dall'arrivo. Graziato dalla neutralizzazione il corridore dell'Ag2r. Basso conferma l'ottima condizione in vista del terribile weekend sprintando per l'abbuono intermedio, che frutta al ciclista di Gallarate 3” nella generale.
Ordine di arrivo:
1) Gilbert
2) Boasson Hagen
3) Richeze
4) Paolini
5) Meersman
Classifica generale:
1) Nibali
2) Roche +31"
3) Valverde +46"
4) Horner +46"
5) Rodriguez 2'33