Fin'ora ci siamo lustrati gli occhi con le prodezze dei tuffatori e abbiamo gioito con Tania Cagnotto e le sue splendide medaglie d'argento, una da dividere e assaporare con la compagna Francesca Dallapè. Ma da domani la scena principale se la prenderanno i missili della vasca, pronti finalmente a darsi battaglia nelle acque della Palau Sant Jordi. E' passato esattamente un anno dalle Olimpiadi londinesi e ora, 365 giorni dopo, tutti i big del nuoto mondiali sono convenuti in terra di Catalunya pronti a darsele di santa ragione fra le corsie roventi di una piscina.
Mancherà Micheal Phelps, come ci saranno moltissime altre assenze che faranno rumore, fra infortuni (Zueva) o ritiri (Adlington e Trickett). Ma ci sarà tutto il gotha del nuoto e mondiale e, stiamone certi, ci sarà da divertirsi.
Missy e le sue sorelle - Missy Franklin, Ranomi Kromowidjodjo, Ruta Meilutyte. E ancora Cate Campbell, Aleksandra Herasimenia, Camille Muffat, Ye Shiwen. Così, giusto per fare qualche nome. Solo per citare alcune delle campionesse che saranno in gara e che daranno certamente spettacolo in vasca.
La baby americana Melissa "Missy the missile" Franklin, divenuta da poco maggiorenne ma già autentica star delle vasche è una delle più attese: per lei ben otto gare in programma, staffette comprese e la possibilità di fare una scorpacciata di medaglie: nei 100 e 200 dorso è la favorita assoluta (a Londra fu oro in entrambe le gare e nei 200 stabilì anche il record del mondo), ma dirà sicuramente la sua anche nelle gare di stile libero. Già, lo stile libero, regno dell'esotica Ranomi Kromowidjojo (nella foto) - olandese dalla bellezza (e dall'origine) polinesiana - per quello che riguarda le prove veloci, mentre nei 200 e 400 a occupare il trono che era di Federica Pellegrini si è ora issata Camille Muffat.
Spostandoci sui 200 e 400 metri, troviamo Camille Muffat che parte in pole position sulle avversarie. In una gara che sarà molto probabilmente priva di Federica Pellegrini (quest'anno in versione dorsista e staffettista) e della medaglia di bronzo olimpica Rebecca Adlington che ha appeso costume e cuffia al chiodo, la francese avrà in Missy Franklin l'avversaria più tosta nei 200 e un 'altra americana, la Ledecky, nei 400. Sulle distanze più lunghe, ovvero 800 e 1550, la Ledecky sembra avere una marcia in più sulle avversarie.
Dallo stile libero al dorso: come detto sopra, Missy Franklin è la superfavorita nei 100 e 200 metri. Per lei parlano i tempi e le vittorie, a cui si aggiunge l'assenza di quella che avrebbe potuto essere la sua avversaria più accreditata, ovvero la russa Anastasia Zueva, ko per una frattura a un piede. Nella gara più breve, ovvero i 50 metri regna invece grande incertezza: Bootsma (Stati Uniti) e Terakawa le duellanti principali.
Belle gare si prospettano anche nella rana e nella farfalla. Nella prima specialità è attesa alla conferma la giovanissima lituana Ruta Meilutyte (foto, Getty Images), che a Londra aveva stupito tutti per la grinta in vasca che le aveva fruttato un bellissimo oro nei 100 metri. A darle la caccia una pattuglia di atlete guidate dalla russa Efimova e la sua inconfondibile cuffia rosa. Nella farfalla da un po' si parla cinese: ecco perchè Liuynag Jiao non può sfuggire al ruolo di favorita d'obbligo, anche sei 100 le accredite vere per l'oro sono l'americana Dana Vollmer e l'australiana Alicia Coutts, mentre nei 50 occhio alal danese Ottesen. Tutto cinese anche il pronostico per le gare del misto: Ye Shiwen ha messo in luce a Londra una superiorità imbarazzante, difficile che il titolo le sfugga. Certo, dovrà fare i conti con quella vecchia vole di Katinka Hosszu, ma difficile che la magiara possa comunque mettere in discussione il monologo del missile cinese.
Anno zero dopo Phelps - Nel nuoto maschile non c'è Micheal Phelps. Il cannibale di Baltimora si è ritirato da re del nuoto l'anno scorso, dopo Londra e si è già scateanta la lotta alla successione. Pazzesca si preannuncia la lotta nello stile libero: nei 50 metri sarà grande sfida fra Nathan Adrian, Cesar Cielo, James Magnussen solo per citare i nomi principali. Stesso discorso sui 100 metri, mentre nei 200 si inseriscono nel discorso medaglie anche Ryan Lochte e Yannick Agnel. 400, 800 (se vi prenderà parte) e 1500 metri sono invece pane per Sun Yang (foto Getty Images): ricordiamo tutti l'impressionante gara del cinese a Londra, dove seminò letteralmente gli avversari e andò a conquistarsi un oro stratosferico nei 1500 metri.
Camille Lacourt sembra avere una marcia in più nelle gare di dorso, soprattutto nei 50 e nei 100, mentre sui 200 Lochte e il nipponico Ryosuke Irie. Nella rana, con tutte le dovute scaramanzie del caso, fra i favoriti c'è Fabio Scozzoli nelle gare veloci. Cameron Van Der Burgh è il suo avversario più quotato e più pericoloso. Ma attenzione anche all'aussie Sprenger.
Capitolo farfalla: Chad Le Clos, che a Londra fu in grado di battere Sua Maestà Micheal Phelps nei 200 metri e di arrivare secondo nei 100, è uno da tenere molto d'occhio. Sotto la lente degli osservati speciali anche il russo Korotyshkin, il tedesco Diebler (Autore del miglior crono stagionale nella gare dei 100 metri) e l'eterno Laslo Cseh solo per citarne alcuni. Nella gara più breve e veloce invece, i 50 metri, si prevede un super mischione che vede coinvolti fra gli altri Fred Bousuqet, Florent Manaudou (fratellino d'arte), Roland Schoeman, Cesar Cielo: una gara apertissima quindi, dove tutto può succedere.
Da ultimo le gare sui misti: Ryan Lochte, ora che non ha più l'ombra di Phelps a minacciare il suo regno, è fra i favoriti se non il favorito sui 200 metri. A provare a minacciarlo, il giapponese Kosuke Hagino e il solito Laszlo Cseh.
Speranze azzurre - E l'Italia? Detto di Fabio Scozzoli - che eredita da Federica Pellegrini l'onore e l'onere di essere l'uomo copertina della spedizione azzurra in quel di Barcellona - e della stessa Federica che qui si presenta in versione 2.0., ovvero dorsista, ecco le carte che l'Italia si gioca a Barcellona. L'obiettivo è uno solo: riscattare le opache prove di Londra. Detto che difficilmente potranno arrivare delle medaglie, ciò che conta a fine mondiale in sede di valutazione è la crescita e il miglioramento del gruppo. Le recenti Universiadi di Kazan hanno messo in mostra volti interessanti, alcuni dei quali saranno presenti alla kermesse catalana. Si tratta di Martina Caramignoli, Martina De Memme, Erika Ferraioli, Silvia Di Pietro e Piero Codìa. Per tutti loro la speranza è che possano centrare perlomeno le semifinali, ma nelle loro gare di competenza il livello è davvero stellare e il compito è assai difficile: Silvia Di Pietro ed Erika Ferraioli devono fronteggiare la muta di squalesse della velocità a stile libero. La livornese Martina De Memme farà 400, 800 e 1500 metri, accompagnata in queste ultime due gare da Martina Carmignoli. Nei 200 metri stile libero la carta azzurra è la friulana Alice Mizzau, con l'obiettivo di centrare la finale. Michela Guzzetti e Lisa Fissneider scenderanno in acque per l'Italia nei 50 e 100 metri rana, Ilaria Bianchi farà le gare di farfalla (50 e 100), mentre Stefania Pirozzi sarà imepgnata nei 200 farfala e nelle gare del misto, anche se deve fare i conti con una spalla che le da problemi e con il recente cambio di tecnico, avvenuto proprio alla vigilia del mondiale.
In campo maschile Marco Orsi e Luca Dotto (nella foto, nanopress.it) sono le carte dell'Italia nei 50 metri stile, con lo stesso Luca Dotto (in questi giorni alle aprese con un fastidioso torcicollo che ne mette in dubbio la presenza nella staffetta 4x100 che debutterà proprio domani) che viene schierato anche nei 100 metri assieme a Filippo Magnini. Come fra le donne, anche qui il livello stellare della competizione fa si che si possa ambire a una semifinale, mentre per l'accesso alla finale tutti i nostri sprinter dovranno superarsi. Per 800 e 1500 ci sono Gabriele Detti e il giovane Gregorio Paltrinieri: entrambi possono puntare alle finali.
Nella rana, accanto a Fabio Scozzoli, troviamo Mattia Pesce che farà 50 e 100, mentre i 200 metri sono affare di Luca Pizzini. Piero Codìa (50 metri), Matteo Rivolta (100 metri) e Francesco Pavone (200 metri) sono le carte per le gare a delfino. Attenzione in particolare a Matteo Rivolta, per cui il podio potrebbe anche essere alla portata.Da ultimo la gara dei misti, dove la carta azzurra sarà Federico Turrini, che nella gara più lunga, i 400, potrebbe anche dire la sua per il podio.