L'asfalto che porta sul traguardo di Matera, negli ultimi metri, sale con costanza, al 3%, a punire ancora le gambe dopo duecento chilometri, molti dei quali affrontati nel nubifragio. Non è un arrivo per velocisti puri, e si sapeva. Perciò Degenkolb era uno dei favoriti, inevitabilmente. Il tedescone vince, come da pronostico, ma il vuoto che si lascia alle spalle era certamente inatteso: la caduta sull'asfalto viscido ai 1100 metri dalla fine (tonfo che non vede i veri big coinvolti) gli spiana la strada, gli lascia il solo Canola lì davanti, preda facile da inghiottire. Il povero Canola era lì a tirare la volata per un compagno di squadra, dopo la caduta si ritrova solo al comando fino ai 400 metri dalla fine. Degenkolb lo ingloba a doppia velocità, ingoia il boccone e trionfa a braccia alzate. Facile facile. Seguono Vicioso, Martens, Henao e Trentin.
CiclismoVAVEL
Vince Degenkolb nel vuoto, Paolini sempre rosa
Una caduta ai 1100 metri dal traguardo condiziona un arrivo che è praticamente senza volata. Degenkolb si ritrova ad inseguire il solo Canola, lo supera con scioltezza e vince, lasciando agli altri lo sprint per il secondo posto. Paolini conserva la maglia rosa, domani ancora giornata per velocisti.
La solita fuga non regge, come previsto: la voglia di arrivare allo sprint, da parte delle squadre di velocisti, è troppo forte. Quindi Gil, Andriato, Bulgac, Mestre e Marangoni finiscono la loro avventura senza scampo: hanno 5'15'' ai meno 60 km, 2'55' ai meno 40. Sulla salitella di Montescaglioso, GPM di 4^ categoria, sono ripresi dal plotone. E' su questa erta irrisoria che Cavendish si stacca, e mostra i suoi limiti. Poi si scende in picchiata tra le strade lucane: le nuvole sono clementi dopo il diluvio, ma ha smesso di piovere da poco, la strada è ancora bagnata e insidiosa.
Perciò il gruppo arriva compatto prima che succeda la frittata. Una scivolata in una curva che volge a sinistra coinvolge una dozzina di corridori, ma lascia imbottigliati molti altri. La maglia rosa Paolini si divincola, riparte, ma è troppo tardi per provare lo sprint. Gli altri sfilano lentamente, mentre Degenkolb sprigiona potenza sulla linea del traguardo. Nel 2003 vinse Baldato, a Matera, uomo veloce ma non sprinter puro. E' successo lo stesso oggi, con il tedesco dominatore di una (non) volata. E domani c'è ancora spazio per le ruote veloci, da Mola di Bari a Margherita di Savoia. Ci sarà da battere Cavendish.