Ha vinto a sorpresa Tony Martin, ma l’anno scorso arrivò quinto e mercoledì è giunto quarto alla Freccia. Sta trovando finalmente una sua dimensione ad alti livelli, forse la vittoria di oggi lo lancia definitivamente. Ha scelto un palcoscenico speciale, la Doyenne, la classica più antica al mondo, ha vinto con un'autorevolezza sopraffina staccando uno stoico Rodriguez, che non ha potuto nulla sull'allungo decisivo del nipote di Stephen Roche.
Una fuga di sei corridori caratterizza gran parte della corsa: si lanciano all'avventura Bart De Clercq (Lotto-Belisol), Vincent Jérôme (Europcar), Jonathan Fumeaux e Pirmin Lang (IAM Cycling), Frederik Veucheulen (Vacansoleil) e Sander Armee (TopSport Vlaanderen). Verranno tutti ripresi sulla Redoute. Ai -40 dal traguardo, proprio sulla cote de la Redoute si infiamma la competizione e il gruppo. Il primo ad allungare è Lopez della Sky, seguito da Fuglsang e e Rui Costa (Movistar). A loro si aggiungono Losada (Katusha), Frank (Bmc), Bardet (Ag2r) e soprattutto il nostro Damiano Cunego che sembra avere la gamba giusta. Intanto, nel gruppo il compagno di squadra Michele Scarponi cerca di fare selezione. Si arriva sullo Sprimont: riparte nuovamente Lopez, lo seguono Bardet e Cunego: i tre non allungano, anzi nella fuga si inseriscono quasi a sorpresa Ten Dam e Fedrigo.
Ai -18, sul Colonster allunga Alberto Contador in persona. ma la sua azione non è convincente. Poi ci prova Hesjedal, vincitore del Giro d'Italia 2012: sembra l'attacco giusto mentre dietro si stacca, tra gli altri, il corridore della Cannondale Moreno Moser. Il canadese della Garmin guadagna 20" sul gruppo, ma in vista della Cote de Saint Nicolas viene raggiunto da Betancur, Scarponi, Rodriguez, Valverde e dal compagno di squadra Martin. Nell'ultimo chilometro attacca Purito Rodriguez, prova ad inseguirlo Scarponi ma non riesce a chiudere. Va meglio a Martin che raggiunge lo spagnolo, poi osa di più e allunga su Purito che non riuscirà più a riprenderlo. Martin così va a vincere la gara più importante della sua carriera. Terzo Valverde, davanti a Betancur e Scarponi. Sesto Gasparotto, guidato negli ultimi kilometri dal capitano Vincenzo Nibali. Grande sconfitto di giornata il padrone di casa Philippe Gilbert, giunto settimo.