Ha vinto da padrone con un attacco dei suoi, ha vinto il più forte. Bissa il successo del 2010 Fabian Cancellara, la Locomotiva di Berna, correndo tutta la classica da vero padrone e piazzando la rasoiata letate sull'Oude Kwaremont, dove gli resiste solo Peter Sagan. Poi l'attacco decisivo sul Paterberg: Sagan s'impianta e Fabian vola verso il traguardo. Lo slovacco non riesce a colmare il distacco ed è costretto ad accontentarsi del secondo posto ai danni di un bravissimo Jurgen Roelandts,corridore belga della Lotto-Belisol, che ha provato a far saltare la corsa senza successo. Se vinci una volta il Fiandre sei un campione, se la vinci due volte entri nella storia. Bravissimo Spartacus, semplicemente immenso. E pensare che la giornata era cominciata nel peggiore dei modi per i belgi e gli appassionati di ciclismo: dopo 19 kilometri di corsa, una caduta mette ko Tom Boonen. Nessuna frattura per fortuna, ma una forte contusione all'anca gli impedisce di proseguire. Termina così il suo Fiandre e la Roubaix è a forte rischio.
Nella fuga della prima ora si vede a sorpresa André Greipel: con lui, tra gli altri, Kwiatkowski, Tjallingii e Morkov, per un totale di undici corridori. Non durerà molto, saranno i primi muri a mettere i bastoni tra le ruote al suddetto gruppetto, che verrà poi incalzato dal contrattacco firmato Minard (Ag2r-La Mondiale) e Selvaggi (Vacansoleil). Nel giro di 25 kilometri cambia radicalmente la situazione: del primo gruppo dei fuggitivi resistono solo Tjallingii e Kwiatkowski; ai due eroi di giornata, alla testa della corsa si aggiungono definitivamente Offredo, Hinault, Turgot, Selvaggi e soprattutto Roelandts. Il Giro delle Fiandre 2013 s'infiamma. Selvaggi, Kwiatkowski e Roelandts ci credono e arrivano da soli al penultimo passaggio sull'Oude Kwaremont. Qui attacca il belga che si sbarazza dei due compagni d'avventura e transita da solo sul Paterberg. E' l'attacco decisivo? Intanto dietro si muovono le squadre dei big con la RadioShack su tutti a controllare senza alcun problema, di fatto nessun gruppo dei fuggitivi riuscirà ad avere un vantaggio superiore ai 3'. La corsa ha la svolta ai -28 km nell'ultimo passaggio sull'Oude Kwaremont. Fabian Cancellara rompe gli indugi e fa il vuoto, alla sua ruota Peter Sagan. I due riprendono Roelandts e rinviano la sfida sull'ultimo muro di giornata: il terribile Paterberg già attraversato in precedenza.
Il primo a cedere è il belga della Lotto-Belisol, poi riparte Re Fabian; Sagan prova a resistere ma s'impianta nel punto-chiave del muro e per lo svizzero comincia una piccola cronometro. Non si alza sui pedali quasi mai, non si volta indietro, è sempre nella posizione più aerodinamica possibile. Il vantaggio ai -4 è di 1' 25", ormai è fatta. Sagan e Roelandts si giocano così il secondo posto che va allo slovacco della Cannondale. A Kristoff la volata del gruppetto. Opaca in generale la prestazione degli italiani, nessuno nei primi dieci. Prossimo appuntamento domenica prossima con la regina delle classiche, la Parigi-Roubaix.