L'ascesa di Fabio Fognini. Il 31enne di Sanremo coglie, nella notte italiana, la prima affermazione sul cemento, dominando in due set un giocatore di prima fascia come Juan Martin Del Potro. Il successo messicano segue quello conseguito a Bastad sul rosso e conferma la completezza di un giocatore con pochi eguali all'interno del circuito. Lo spettro dell'incostanza è ormai sbiadito ricordo, Fognini è tennista di primo piano a tutti gli effetti. Nel pieno della carriera riesce a contenere errori ed orrori, a limitare quegli eccessi che pur appartengono al personaggio. A Los Cabos una settimana perfetta, senza sbavature. Un solo set concesso lungo la via, in apertura contro Halys. Tre vittorie in due per ribadire una superiorità tecnica lampante.

L'ultimo ad alzare bandiera bianca, come detto, il colosso di Tandil. Del Potro lancia granate nel rettangolo azzurro, sbraccia con veemenza cercando di perforare il muro italico. Fognini, oltre la rete, risponde di fioretto, varia peso della palla e ritmo dello scambio, improvvisa. Delpo si trova così a malpartito, costretto a giocare in zone di campo piuttosto problematiche per uno della sua stazza. Il risultato è ovvio, alla distanza emerge Fabio, pur con il 49% di prime in campo. L'argentino affonda senza l'ausilio della prima, è come prosciugato dal tambureggiante incedere del rivale. 

L'abbrivio è di marca sudamericana, Del Potro difende la rete e sigilla il break. Fognini, ben presto, si trova sotto 30, ma qui dimostra maturità. Scopre via via le giuste coordinate del confronto, punzecchia l'avversario prima di affondare la lama nel corso del quinto gioco. Dritto spaventoso e 32, poco dopo arriva l'aggancio. Delpo è ormai alle corde, la seconda rottura consecutiva è realtà, Fognini sale al comando del match. Sul 43, non c'è spazio per alcuna titubanza, Fabio corre verso il traguardo - 64. Come già in precedenza, in avvio di parziale il n.1 d'Italia qualcosa concede. Questa volta il ritorno è perentorio, Fognini blinda la battuta e si mantiene in scia. Nel terzo game, la pugnalata che trafigge Del Potro. 21 con break, si chiude in sostanza la partita. Il finale offre al pubblico presente uno spettacolo gradevole, Fognini è padrone assoluto, muove l'argentino, disegna traiettorie prelibate. 62, sventola il vessillo tricolore. 

Fognini - Del Potro 64 62