Clamoroso a Wimbledon: in una delle partite più belle degli ultimi anni, Rafael Nadal ha la meglio, in rimonta, su un commovente Juan Martin Del Potro, e conquista la semifinale. 7-5, 6-7(6), 4-6, 6-4, 6-4 il risultato per il maiorchino, che affronterà Novak Djokovic. Riviviamo insieme la gara.
È un centrale stranamente semi-deserto quello di Wimbledon quando accoglie Juan Martin Del Potro e Rafael Nadal, protagonisti del terzo quarto di finale del tabellone singolare maschile. Sin dai primi scambi, comunque, è evidente il copione che seguirà la partita: in campo ci sono due concentrati puri di potenza, ma se da un lato Nadal sembra non avere alcuna fretta, Del Potro ha ovviamente necessità, soprattutto con il diritto, di provare a chiudere lo scambio appena possibile. Il maiorchino tiene bene al servizio e si porta subito sul 2-1, prima che una magia col passante incrociato ed un doppio fallo del suo avversario gli regalino il 15-30 in risposta. Il dritto d’incontro di DelPo però funziona, e gli permette di risalire nel parziale: è 2-2 dopo una parità. Superata questa parentesi è il servizio a continuare a farla da padrone, con Rafa lucido ed attento a disinnescare subito lo 0-15 del settimo game. Rischia di più l’argentino, sotto 4-3, 0-30, e stavolta il dritto va ad intermittenza e fornisce due palle break a Nadal.
Il maiorchino mette il pilota automatico e resiste ad ogni tentativo di vincente, in ogni zona di campo, ma arriva comunque il 40-40 grazie alla prima di servizio. Il quinto ace ed un errore in manovra dell’avversario confortano Del Potro ai vantaggi: pericolo scampato, è 4-4. Il numero 2 del seeding continua ad essere sostanzialmente ingiocabile nei propri turni di battuta, in cui si scambia davvero poco, ma stavolta l’attenzione è alta anche dall’altra parte della rete: due turni di servizio a 15 per il 5-5. Una serie di scambi da urlo accompagna l’undicesimo, delicatissimo game: a magia risponde magia, a vincente risponde vincente (30-30), prima che due prime magistrali permettano a Nadal di assicurarsi il tie-break. Il maiorchino agisce bene in risposta per portarsi 15-30, ancora una volta la pesantezza dei colpi di Del Potro aumenta all’aumentare dell’importanza del punto: game trascinato ad una pesantissima parità, ma stavolta sul set point è il rovescio bimane a tradire l’argentino. Palla sul nastro, 5-7 il risultato del primo set dopo 54 minuti di lotta.
Le martellate ricominciano perentorie ad inizio secondo set, rapidamente si arriva sul 3-3 senza situazioni pericolose per il giocatore in risposta: servizi solidi e vincenti come se piovesse sul centrale di Wimbledon per la gioia degli spettatori, ai quali arriva anche la notizia della clamorosa eliminazione di Roger Federer sul campo 1, per mano di Anderson. A questo punto Del Potro, dopo aver tenuto il servizio da 30-30, ha la sua grande chance: Nadal cala leggermente, sbaglia due volte in impostazione ma viene salvato dall’occhio di falco sul vincente dritto terrificante (in realtà fuori di pochi millimetri) che avrebbe mandato l’argentino a tre palle break. Un altro errore non forzato dal centro affossa però lo spagnolo sul 15-40, e stavolta JuanMa colpisce la riga col dritto, mandando l’altro fuori giri e guadagnandosi la possibilità di servire per il set.
Il maiorchino torna subito in carreggiata spingendo col gancio mancino in risposta: 30-30, Del Potro pasticcia col doppio fallo e viene subito punito dal dritto lungolinea dell’avversario, che torna in parità. Entrambi riewscono a difendere il proprio se In un clamoroso inizio di “spareggio” è hawk-eye il protagonista, condannando per tre volte di fila Del Potro (anche qui questione di centimetri) e facendo guadagnare il 4-1 a Nadal. Due servizi vincenti tengono a contatto il gigante di Tandil, ma un brutto errore, seguito da un vincente spagnolo, manda Rafa al triplo set point. Dopo due servizi vincenti, però, arriva il contro-colpo di scena: doppio fallo di Nadal e 6-6. Quello che la sfortuna aveva tolto, lo restituisce sul più bello: 8-7 in risposta, il dritto argentino colpisce nastro e riga e mette fuori causa Nadal, pareggiando improvvisamente il conto dei parziali.
Calmata la tempesta di tensione, anche il terzo set inizia con la bassa marea: appena sei punti in risposta nel giro di 7 games, col solo Nadal capace di arrivare a 30 prima di incassare il 4-3. Gasato dal set ottenuto, Del Potro si muove meglio e trova molte più certezze dal suo tennis, soprattutto quello d’attacco, mentre Rafa diventa leggermente meno ficcante coi suoi colpi, che iniziano a rimbalzare entro la trequarti avversaria invece di pizzicare la riga di fondo come in precedenza. Sul 5-4 argentino, lo spagnolo al servizio spreca una voleé in avvicinamento e soccombe all’attacco di dritto: improvvisamente è 0-40 con tre set point consecutivi. JuanMa non se lo fa dire due volte e, sull’approccio avversario, spara il vincente di dritto dal centro. Break a zero che coincide con il 6-4 per il numero 5 del seeding, ora avanti 2 set a 1.
Il quarto set parte sotto una strana patina di tensione, come se tutti i presenti si aspettassero il secondo colpaccio della giornata. Torna lucidissimo invece Nadal, che continua a comandare nettamente i propri turni di servizio, senza tuttavia riuscire a scalfire la corazza dell’avversario. Il quinto game è però quello decisivo, con un Del Potro inspiegabilmente annebbiato a sbagliare ripetutamente: arriva il break a zero per il numero 1 del mondo. Il gigante di Tandil riesce a procurarsi una chance col dritto nel game in risposta, arrivando sul 30-30, ma viene punito da due ottime voleé di rovescio che fanno volare sul 4-2 il maiorchino. Tornano a fare la voce grossa i servizi e soprattutto i diversi errori in risposta, e Nadal si mette in ottime condizioni col 5-3, dal quale scaturiscono anche due set point in risposta. DelPo li annulla entrambi con personalità, attaccando, e si guadagna un’altra chance mandando l’avversario a servire per mandarla al quinto. Nadal però è il solito cannibale, e non molla nulla con la palla in mano: 6-4 e discorso rimandato al set decisivo.
1-1 nel quinto, il Centrale si alza in piedi applaudendo per Juan Martin Del Potro: sul 30-30, dopo 23 colpi durissimi, l’argentino centra il vincente a rete, in tuffo, impattando la smorzata incrociata di Nadal. Trascinato ai vantaggi, il gigante di Tandil non riesce a venire a capo dell’enigma di un game complicatissimo, in cui si alternano vincenti argentini a grandissime remate spagnole, fin quando la prima di servizio esterna non viene in suo soccorso, facendo esplodere un Centrale oramai elettrico e regalandogli il 2-1. Dopo essersi salvato ai vantaggi nel quarto, Nadal si ritrova un interessante 0-30 nel quinto game, che diventa 15-40 all’errore nel tentativo di passante di Del Potro. L’argentino salva con tenacia la prima, ma vede arrivare il tracciante in cross di rovescio al punto successivo, che sugella il 3-2 con break per Rafa. Potrebbe essere una partita già finita, se il numero 5 del mondo non decidesse di lasciar andare la mannaia di dritto per guadagnarsi subito il 15-30. Nadal risponde col servizio e col dritto, mentre è una stecca a frenare il vincente a campo aperto di Del Potro su palla break.
Tensione massima ai vantaggi, dove lo spagnolo annulla coi piedi in campo la seconda chance di contro-break prima di andare a prendersi, grazie al servizio, il 4-2. Rinfrancato, il 17-volte campione Slam travolge l’avversario in risposta, centrando due vincendi straordinari col rovescio da fondo per lo 0-30, ma DelPo torna a martellare prepotentemente per vincere il gioco con 4 punti filati. Thriller puro è l’ottavo game: l’argentino sfodera le migliori magie, centrando vincenti da qualsiasi zona del campo, mentre Rafa resiste con tutta la sua solidità: dopo aver annullato tre palle break è Nadal a spuntarla dopo 14 minuti di tennis da annali. Del Potro riesce ancora, con quattro vincenti, a garantirsi la chance, sul 5-4, arrivando al 30-30. Dal canto suo, Rafa è implacabile e, con il servizio esterno ed il rovescio a rete chiude, dopo quasi cinque ore, una partita bellissima, commovente, col punteggio di 6-4.