Collaudato, perfetto. Il doppio francese si rivela letale, l'Italia annaspa e si arrende, secondo pronostico. Herbert - Mahut, un frullato di talento e completezza. Bolelli e Fognini provano a trovare le giuste contromisure, ma la punizione è severa, la distanza netta. Tre set, poco meno di due ore di gioco, la nazionale transalpina mette la testa avanti, si presenta all'ultima giornata con un'incollatura di margine.
Serve un'impresa di stampo azzurro, Genova indossa il triocolore per spingere l'Italia. Difficile, non impossibile. Apertura dedicata ai n.1, primo snodo della contesa. Fabio Fognini, vincente venerdì con Chardy, trova Lucas Pouille, fatale ad Andreas Seppi. La terra può esaltare Fognini, capace in stagione di aggiudicarsi un titolo proprio sul rosso, a San Paolo. Non è operazione di poco conto, oltre la rete un tennista di qualità. Sigillo a Montpellier, finale a Marsiglia e Dubai, Pouille è con merito nell'élite del circuito. La superficie può ovviamente sorridere a Fognini, capace di esaltarsi in un contesto Davis. Il campione di Sanremo si aggrappa poi a precedenti favorevoli. Nel 2017, a Shanghai, 76 63 Fognini. Nel 2015, ad Amburgo (terra), 62 76.
Fognini per trovare la parità, Seppi per la spallata decisiva. Due partite in archivio tra Andreas e Chardy, entrambe, curiosamente, all'Australian Open. Perfetto equilibrio, un successo per parte. Seppi non gioca da Rotterdam, positivo il suo debutto venerdì, aldilà del risultato finale. Chardy predilige ovviamente altro contesto. Fondamentale ancorarsi al confronto, tenere in campo il transalpino.
Il primo match è in programma alle 13.30, a seguire il quarto e ultimo singolare.
Fognini - Pouille
Seppi - Chardy