Alexander Zverev, non senza fatica, supera in tre set Daniil Medvedev. Importante iniezione di fiducia, ora 3T con Donskoy o Ferrer.
Legnate da fondo campo, ma non solo. Solido al servizio Medvedev, bravo a sciorinare una prima piuttosto carica che graffi il piatto corde del suo dirimpettaio, volenteroso a chiudere subito gli scambi. Zverev, dal canto suo, accetta molto di più gli scambi lunghi trovando sin da subito le coordinate del suo tennis. Un dropshot più lob firmato Medvedev, ed una volèe bassa firmata Zverev, sgrezzano un match piuttosto muscolare. Si viaggia a braccetto, con un solo game sviluppatosi ai vantaggi. Guadagna due palle il teutonico sul 22, ma il russo toglie la sicura alla prima e si salva. Dal possibile svantaggio, al concretizzarsi di un importante vantaggio: Zverev balbetta al servizio, strappa troppo con i colpi base e commette errori abbastanza banali. Il N°52 ATP, senza strafare, sale 15-40, ed al secondo break point - grazie ad un rovescio terminato in corridoio - sale 42.
Il set appare in discesa, eppure Medvedev è il solito giocatore lunatico. Male da fondo, piantato con i piedi; Zverev ne approfitta, sale 15-40, ed alla seconda opportunità lavora un rovescio stretto in diagonale che bacia la riga. Urlaccio al suo team, e pugnetto. Confeziona il ritorno ufficiale con il game successivo, 44. Non contento, butta sale sulle ferite di Medvedev, lavorandolo in maniera certosina ai fianchi. Altro giro, altro break. L'ultimo game è un thriller, 9 minuti di psicodramma che culminano con una risposta larga del russo. Set Zverev.
Il secondo set si apre con due palle break a favore di Zverev, annullate con coraggio da Medvedev. E' l'unico vero acuto del teutonico nel set, che vince un solo game prima di ferirsi con la sua stessa arma. Disastro con i colpi base, lento con il footwork e pesante sulla palla. Medvedev, solo piazzando la pallina aldilà della rete, si ritrova prima in vantaggio di un break e poi di due, con il solo compito di chiudere le operazioni sopra 51. Non tradisce, ed incamera il secondo parziale.
Il terzo parziale inizia sotto il segno del servizio, solidi i due tennisti nei primi due viaggi con la pallina in mano. I due rischiano nei due turni in battuta - Zverev concede due palle break, Medvedev una - ma custodiscono gelosamente il gioco grazie alla prima. E' un match che oscilla tra servizio - solido in entrambi i casi - e vari errori - Zverev insufficiente con il rovescio, Medvedev in netta difficoltà con i colpi in avanzamento. Il prolungamento è l’unica strada percorribile; qui decisiva la zampata del teutonico che chiude 75.
(4) A. Zverev b. D. Medvedev 64 16 76(5).