Solo quattordici mesi fa, ci si chiedeva che effetto avrebbe avuto rivedere Roger Federer in campo, dopo metà stagione - la seconda del 2016 - passata ai box per curare acciacchi assortiti. Nessun dubbio sul talento del fuoriclasse svizzero, molti di più sulla sua tenuta nel breve e nel lungo periodo. Invece, in poco più di un anno, Federer ha sbalordito il mondo, conquistando tre titoli dello Slam e tornando in vetta al ranking Atp, alla veneranda età di trentasei anni e mezzo. Evento da rimarcare, perchè l'elvetico non gioca di certo tutte le settimane, ma seleziona invece con cura gli eventi a cui prendere parte. Si è giustamente parlato tanto del "nuovo" Federer, degli effetti positivi della "cura Ljubicic", dell'impatto del rovescio sul suo gioco, della sua aggressività e della capacità di tenere alti i ritmi e orchestrare gli scambi a suo piacimento, ma non si è sottolineato abbastanza quanto sia stata incredibile la sua continuità di rendimento, ancor più sbalorditiva se si considera il chilometraggio del fenomeno da Basilea. Questi gli step, tappa per tappa, che Federer ha compiuto per tornare numero uno. 

Hopman Cup 2017. Il primo Federer post-infortuni(o) si è rivisto nell'esibizione di Perth. Una manciata di partite per prendere ritmo, una sconfitta contro Alexander Zverev, il calore del pubblico e la gioia di essere tornato.

Australian Open 2017. Il torneo dei sogni. Dopo aver superato un paio di turni abbordabili, Federer, partito con la testa di serie numero diciassette, ha smantellato Tomas Berdych, domato la resistenza di Kei Nishikori, spazzato via Mischa Zverev, resistito alle bordate di Stan Wawrinka e piegato l'eterno rivale Rafa Nadal in finale. Un successo del tutto inatteso, sicuramente da sogno, l'inizio di una favola, come confessato dallo stesso Federer.

Dubai 2017. Dopo il capolavoro di Melbourne, Federer si è ripresentato sul cemento di Dubai, dove è incappato in una sconfitta sorprendente, contro il russo Evgeny Donskoy, al termine di un match in cui ha sprecato l'impossibile.

Indian Wells 2017. Percorso netto. Nel deserto californiano, con condizioni di gioco a lui favorevoli, lo svizzero si è subito sbarazzato di Nadal in ottavi di finale, per poi veleggiare verso un altro titolo di prestigio.

Miami 2017. Più tortuosa la strada verso il successo nel caldo umido della Florida. Domato Del Potro, Federer ha dovuto sudare contro Tomas Berdych e Nick Kyrgios, ritrovando Rafa Nadal in finale: altra vittoria, per un tris fantastico, che lo ha indotto a saltare l'intera stagione sulla terra rossa.

Stoccarda - Halle 2017. Si è rivisto sull'erba tedesca. Prima a Stoccarda, imballato e sconfitto da Tommy Haas, poi ad Halle, dove ha gestito le energie fino alla finale, dominata contro Sascha Zverev. Una lezione di tennis in uno dei giardini di casa. 

Wimbledon 2017. L'ottavo sigillo ai Championships, quasi sotto silenzio, senza perdere un set, con Dimitrov, Raonic, Berdych e Cilic regolati dagli ottavi in poi. Slam numero diciannove, mentre i suoi avversari si fermavano per infortunio (Djokovic e Murray) o incappavano in sconfitte "di superficie" (Nadal).

Montreal 2017. Il primo vero stop fisico è giunto in Canada, dove Federer ha comunque raggiunto la finale, persa con Zverev, ma ha dovuto fermarsi per curare acciacchi alla schiena. Niente Cincinnati, e preparazione agli US Open compromessa.

US Open 2017. A New York Federer è apparso più volte sull'orlo del precipizio. Irriconoscibile causa infortunio, si è comunque issato fino alla seconda settimana, perdendo da Juan Martin Del Potro. "Non ho mai pensato davvero di vincere", le sue parole a fine torneo.

Laver Cup 2017. A mezzo servizio, lo svizzero ha onorato l'esibizione di Praga, intitolata al grande australiano Rod Laver. Da sogno la sfida finale con Nick Kyrgios, vinta al termine di una partita punto a punto.

Shanghai - Basilea 2017. Il miglior Federer si è rivisto a Shanghai, altro Master 1000 vinto in scioltezza (nuova finale contro Nadal), per poi proseguire nel salotto di casa, a Basilea, per l'ultimo sigillo della stagione.

Atp Finals 2017. L'unico appuntamento realmente mancato. Il titolo di Maestro (già suo honoris causa) era lì, a un passo, ma un Federer nervoso, forse teso e stanco, si è fermato in semifinale contro un fantastico David Goffin. 

Hopman Cup 2018. Il 2018 è ricominciato ancora da Perth, stavolta senza sconfitte, con la Coppa per nazioni riportata in Svizzera insieme a Belinda Bencic. 

Australian Open 2018. Venti titoli dello Slam. Ancora una volta, mentre gli avversari più accreditati si scioglievano sotto il sole di Melbourne, Federer è approdato in finale senza sbagliare un colpo. Poi la grande paura con Cilic, scacciata nel quinto set, per l'ennesimo trionfo, bagnato dalle lacrime. 

Rotterdam 2018. L'occasione di tornare numero uno al mondo è troppo ghiotta. Federer accetta l'invito di Richard Krajicek, vola in Olanda due settimane dopo Melbourne, fatica contro Kohlschreiber e Haase ma raggiunge l'obiettivo. Non sazio, vince il torneo, superando Seppi e un Dimitrov a mezzo servizio.