Torna di consueto, con il secondo appuntamento di questo 2018, lo Spazio Challenger firmato dalla redazione tennis di VAVEL Italia! Il sempre fedele Simone Cappelli vi ha raccontato dell’acuto di Fritz in quel di Newport Beach, noi invece passiamo a raccontare il torneo di Rennes, in Francia.

Primo turno che ha visto subito una strage, ovviamente sportiva, di teste di serie: cade Dustin Brown, targhetta numero 5, sempre più vittima dell’età, dato il suo tennis energico e spettacolare quanto dispendioso. A passare, 7-5 al terzo, è Liam Broady, che elimina anche al secondo turno Janvier, a sua volta mattatore di un’ex-top-10 come Robredo. Giant-killer anche la wild-card Manuel Guinard, che direttamente dal circuito ITF si permette un doppio ribaltone che ha del clamoroso: prima su Gastao Elias, poi, in tre set, su Gulbis, prima di cedere, in quarti di finale, proprio a Broady.
Nello spicchio alto, invece si vede Simone Bolelli, che supera in due set la promessa austriaca (sempre più sbiadita) Ofner, prima di cedere il passo ad un rinato Berankis, vincente in oltre due ore anche contro Gleb Sakharov, che al secondo turno di era liberato per 6-4, 6-1 della prima testa di serie Mikhail Youzhny.

K.O. anche il numero 4 del seed, Sergei Stakhovsky, eliminato dal neo-protetto di Soderling, lo svedese Elias Ymer, a sua volta buttato fuori da Maden nel turno successivo. In quarti di finale l’esperto tedesco incrocia il suo percorso con il prospetto d’oltralpe Antoine Hoang (classe 1995), proveniente dalle qualificazioni e clamorosamente vincitore, da sfavorito, per 6-2 al terzo. A fare man bassa dell’ultima parte di tabellone sono invece Quentin Halys e Vasek Pospisil. Lamasine e Vatutin eliminati senza troppo sforzo per il galletto, Uchiyama e Moraing sulla strada del canadese, che non perde set nemmeno in quarti di finale, passando con un secco 6-1, 6-4.

Nel sabato di semifinali è Ricardas Berankis a mettere sul piatto le cose migliori: splendido il suo tennis per piegare, 7-5, 6-1, un tenace Broady. Dall’altra parte Pospisil non sbaglia, gioca quadrato ed al tie-break del secondo spegne il sogno di Hoang, conquistandosi la finale. Allo showdown, però, entra in campo un solo giocatore: il canadese è assoluto dominatore del campo, tanto con le sassate al servizio quanto in risposta e con i colpi da fondo. I break piovono, Berankis è impotente, il tabellino recita 6-1, 6-2 ed è quinto titolo Challenger, dopo i 4 conquistati tra 2012 e 2013, per l’ex-campione di Wimbledon in doppio, che continua la sua scalata verso una classifica che gli competa decisamente di più.