Roger Federer supera per la sedicesima volta in carriera Richard Gasquet ed approda in semifinale a Shanghai. La partita segue i binari consueti. Il francese mostra un atteggiamento inizialmente più aggressivo, Federer cede talvolta al desiderio del "tutto e subito". Qualche errore che non comporta però pericoli eccessivi. Secondo l'ordine del servizio, si procede per i primi dieci giochi, è poi un assolo svizzero a rompere l'inerzia. Il miglior Federer del set infila Gasquet, break e chiusura. Discorso simile nel secondo, con una incidenza superiore della risposta. Scambio di cortesie iniziale, l'allungo nel settimo gioco. La difesa di Gasquet, fino a quel momento eroico, mostra crepe preoccupanti, Federer coglie l'abbraccio della buona sorte e rapidamente vola al traguardo. 75 64, il sigillo di qualità.
La cronaca
1^ set
Il parziale iniziale vive sul filo dell'equilibrio. Sono due i momenti che caratterizzano il set. Federer è il primo a farsi vivo nel secondo gioco, quando propone a Gasquet soluzioni differenti, come la palla corta ad uscire classica del repertorio. Si procura una chance, Gasquet replica con il rovescio, marchio di fabbrica del talento di Francia. Non è un Federer perfetto, corre, in campo ma anche nelle giocate, rifiutando spesso lo scambio. La fretta spinge Roger spesso fuorigiri, si palesa anche un lieve nervosismo. Gasquet prova ad approfittarne nel sesto gioco, quando si costruisce un tesoretto di tre punti per arrivare a palla break. Lo svizzero ne esce da campionissimo, rovescio lungolinea meraviglioso e pericolo scampato. 33. I successivi giochi scorrono senza particolari scosse, è al tramonto che la partita si spezza. Gasquet si presenta a 30 in risposta, a due punti quindi dal set sul 54. Protezione della rete di Federer, 55 e allungo a seguire. Il livello si alza in modo esponenziale, il dritto dell'uomo di Basilea risolve uno scambio a ritmi forsennati, Gasquet ruzzola a terra, sembra alzare bandiera bianca. Il dritto abbandona Richard, stecca pesante. Federer non si lascia pregare, chiama il servizio, dritto in contropiede, rovescio a uscire. La firma del Re. 75.
2^ set
La spallata in apertura di secondo - break a 0 per Federer, sollecitando con continuità il dritto del rivale - pare chiudere le ostilità, ma Gasquet pone in campo una superiore tenuta, rigetta la resa ed offende in risposta. Piedi ben piantati in campo, rimanda la pallina rapidamente in luogo svizzero, anche Federer, incerto nel primo 15, deve mollare la presa. Contro-break a 15, c'è vita in territorio transalpino. Dopo diversi minuti, Gasquet rimette anche la testa avanti. Le difficoltà, però, non sfumano, anzi trovano nuova forza. Federer gioca l'80% di prime, torna ad essere preciso, chirurgico. Gasquet risale da un primo baratro sul 22. Sotto 15/40, si guadagna i vantaggi, poi indovina un dritto a tutto braccio per sciogliere la terza occasione elvetica del game. Minuti di rincorse, metri dietro la riga di fondo. Federer è invece un treno, a 0 tiene il suo turno. Non c'è spazio per tirare il fiato, è ancora alle corde Richard. 15/40, fatica e sudore. La sorte elegge il suo protetto, il nastro si tinge di bianco e rosso, Federer raccoglie il recupero dell'avversario, scodella il punto del break. 43. Variazioni, di ritmo e di tocco, una musica che accompagna al 53. Gasquet è romantico nel suo fortino, guadagna anche due punti in risposta, ma non ha l'appiglio per costruirsi il rientro. La partita scivola verso il suo epilogo naturale, 64. Federer è in semifinale.