Roger Federer, secondo pronostico, supera Alexandr Dolgopolov ed approda così ai quarti al Shanghai Rolex Masters. Una vittoria mai in discussione quella di Federer, in controllo fin dalle prime battute. Il servizio, come già in apertura con Schwartzman, è il colpo che meglio risponde alle sollecitazioni dello svizzero, è però evidente una superiore confidenza nel colpo, una crescente fiducia nell'impatto con la palla e nella ricerca del ricamo. Dolgopolov, in risposta, è pressoché nullo, ha una sola opportunità nel primo parziale, cancellata da un Federer intoccabile con la seconda e difficilmente giocabile con la prima. L'ucraino, quando si entra nello scambio, finisce per navigare in alto mare, lontano dalla riga di fondo. Costretto a colpire in emergenza va fuorigiri. 64.
Nel secondo, Federer, come da consuetudine, traccia subito la sua linea sulla partita, con una rottura si prende un margine di sicurezza da amministrare nei turni in battuta. Il punto più alto sul 42 Roger. Dolgopolov, ormai alle strette, sceglie di giocarsi l'intero jackpot, abbandona la posizione d'attesa e spinge a tutto braccio, alla ricerca del vincente e del 15 rapido. Federer accetta la lotta serrata, ne esce un game prolungato ricco di spunti. L'ucraino infila 4 aces, ma pecca due volte. Prima non chiude a rete su una risposta, con palla corta, di Federer, poi sparacchia sul nastro il dritto in avanzamento. Federer è lucido, ribalta lo scambio, indovina uno straordinario dritto stretto in corsa. Circoletto rosso, da rimarcare la mobilità dell'elvetico. In un campionario di soluzioni mirabili, l'ultima parola è del Re. Risposta bloccata di rovescio, lungoriga. Dolgopolov è immobile, 52 e doppio break. Allo scoccare dell'ora di gioco, Federer chiude al servizio. Perde il primo punto, poi sciorina il consueto repertorio di traiettorie, al centro e all'esterno, Dolgopolov allunga la racchetta, può toccare ma non rigiocare. Basta il primo di due match point, è ai quarti. 62.
Il tabellone sorride ora a Federer. Dopo l'eliminazione prematura di Goffin, la parte bassa non comporta gravi pericoli, almeno fino alla semifinale, probabile, con Del Potro.