All'età vent'anni, Alexander Zverev propone ancora una volta la sua candidatura a padrone del futuro del tennis mondiale. Il giovane tedesco si è infatti aggiudicato nella notte italiana l'Atp 500 di Washington, battendo in finale il sudafricano Kevin Anderson, k.o. con lo score di 6-4 6-4. Ennesimo successo di questo 2017 per Sascha, che conquista il quarto titolo stagionale, dopo quelli di Montpellier (veloce indoor), Monaco di Baviera e Roma (terra rossa), il quinto della carriera, considerando anche San Pietroburgo 2016 (indoor). Si chiude invece con una sconfitta il torneo di Anderson, comunque positivo per il sudafricano, tornato a competere ai più alti livelli sul cemento nordamericano.
La chiave di lettura tecnica della finale del Citi Open sta nella risposta al servizio di Anderson, colpo con cui il sudafricano ha macinato i suoi avversari nel corso della settimana (62 aces complessivi). Zverev dimostra immediatamente di riuscire a ribattere con continuità, mettendo pressione al rivale, costretto a impostare lo scambio da fondo. Anderson fatica già nel game d'apertura, poi nel terzo salva due palle break, ma sulla terza sbaglia uno smash non impossibile, condannandosi a un primo set di rincorsa. Il tedesco veleggia in tranquillità nei suoi turni di battuta, finendo per convertire l'88% dei punti con la prima in campo e in generale l'82% al servizio. Con numeri del genere, il sudafricano non riesce minimamente a impensierire il giovane avversario, che anzi ha a più riprese l'occasione per operare il doppio break, respinto in qualche modo da Anderson. Dopo trentaquattro minuti di gioco, il set è in archivio, 6-4 in favore di Sascha, con Anderson che manda in corridoio un rovescio incrociato. Un altro errore di rovescio, preceduto da un gran pallonetto difensivo di Zverev, apre il secondo set, con un break che risulta fatale al sudafricano, sballottato a destra e a manca dalla profondità dei colpi del giovane teutonico. Il match finisce sostanzialmente qui, perchè Sascha concede le briciole alla battuta, divertendo il pubblico di Washington con colpi ad effetto, come palle corte e rovesci lungolinea. Il malcapitato Anderson ha il merito di rimanere in scia, lottando durante i propri turni di servizio, fino ad arrendersi dopo un'ora e dieci minuti di tennis, perdendo l'ennesimo scambio da fondo campo.
Anderson (15) - A. Zverev (5) 4-6 4-6