Campanello d'allarme. Roger Federer soffre, rischia la sconfitta, poi, con l'aiuto di Berdych, strappa per i capelli la partita. Si impone, Federer, al tie-break del terzo, ma è versione sbiadita rispetto alle precedenti esibizioni. Dopo la vittoria in chiaroscuro con Bautista, seconda performance sotto il livello di guardia, un pizzico di naturale fatica, dopo un avvio di stagione condito da successi e gloria. Non bastano 48 ore per rinvigorire Federer. Lo svizzero è perfetto nella prima porzione di gara, ma la magia cede il passo all'affanno.

Oggi tocca di nuovo a Federer, semifinale sul veloce di Miami, sul fronte opposto il rampante Kyrgios. La guerra di nuova generazione premia ancora l'australiano, sulle spalle due anni in più di circuito ed esperienza. A.Zverev è un possibile numero uno, ma deve compiere ancora qualche passo verso la completa maturazione. Trascina Kyrgios al terzo, ma poi alza bandiera bianca, cade e saluta, tra gli applausi. 

Kyrgios - Federer quindi, come una settimana fa. Allora, a Indian Wells, il ritiro dell'australiano, complice un'intossicazione alimentare. Forfait prima del via, porte spalancate per Roger. Oggi, presumibilmente, l'incrocio atteso, senza favoriti. Kyrgios ha colpi pesanti, non subisce il palcoscenico e propone il suo tennis migliore contro avversari di livello assoluto. Esiste, tra i due, un unico precedente, sul rosso di Madrid. Triplo tie-break, vittoria di Kyrgios. 

La superficie piace ad entrambi, amano assumere l'iniziativa, giocare sull'uno-due, non fornire possibilità di replica. Federer deve prestare attenzione, ritrovare rapidità di gambe e di pensiero, limitare pericolosi passaggi a vuoto. Con Del Potro il suo miglior match qui, d'attacco, di dritto e di rovescio. Federer conosce il potenziale di Kyrgios, conosce le insidie della partita. Kyrgios, di contro, sa di poter giocare alla pari con Federer, di poter incrinare le ritrovate certezze dello svizzero. Snodo interessante, probabilmente il punto più alto, oggi, al maschile. 

La partita è in programma non prima dell'una ora italiana.