Meraviglia in campo sul centrale di Miami, nel primo match del programma maschile del giovedì. Nel terzo quarto di finale, il primo della parte bassa, Roger Federer esce vincitore da una partita incredibile contro un grande Tomas Berdych, che ha messo più volte in difficoltà il 18 volte campione Slam dopo aver perso malamente il primo set. L'epilogo, come in un thriller da Oscar, arriva nel tie-break del terzo set, dopo che l'elvetico aveva già sprecato una possibilità di servire per il match. Alla fine, annullando due palle match, Federer porta a casa la partita grazie ad un doppio fallo avversario, ed ora aspetta il vincente della sfida tra giovani promesse: Nick Kyrgios contro Alexander Zverev. Andiamo a rivivere assieme le fasi salienti del match.

Inizio subito aggressivo di Federer: lo svizzero si attacca alla riga di fondo, gioca di controbalzo e sembra non sentire la pesantezza della palla di un Berdych costretto a muoversi con una rapidità oltre i suoi limiti, dopo sei punti arriva il break che inaugura il match. Il ceco però sceglie di rispondere con la stessa moneta, l'aggressività, ma sull'unica palla break arriva l'ace centrale che spiana la strada al 2-0, subito trasformato in 2-1 a suon di vincenti in un gioco chiuso a zero dal numero 10 del seeding. Magie di tocco da un lato, potenza e vincenti dall'altro, ognuno dei due giocatori in campo domina sul suo servizio: Roger, in particolare, regala almeno un paio di giocate di volo da incorniciare nell'olimpo del tennis. Berdych rimane a contatto fino al terzo cambio di campo, ma sul 4-2 Federer sale letteralmente in cattedra: tre anticipi strepitosi ed altrettanti vincenti aprono la strada a due palle break. Per il 5-2 è standing ovation: risposta tra i piedi e folle palla corta di rovescio, nascosta talmente bene che nonostante la traiettoria altissima l'avversario rimane letteralmente inchiodato sulla linea di fondo. Un sussulto ceco trascina l'ottavo game sul 30-30, prima che l'ace di seconda chiuda un primo set della durata di appena 26 minuti. 

L'inizio di secondo parziale, però, ci offre un Tomas Berdych più quadrato: il gigante di Valasske lascia appena un punto nei primi due turni di servizio, spingendo dal fondo per aprire il campo ed entrare di dritto. Roger, dal canto suo, si ritrova a dover annullare una palla break, ma ai vantaggi riesce a strappare il biglietto per cambiare campo sul 2-1 e servizio. Alzatosi dalla panchina, però, FedExpress torna subito a livello: tre straordinari vincenti in diagonale gli consegnano il pareggio. Velocità di crociera anche per il 3-3, poi il fatidico settimo gioco mette alla prova Berdych: Federer va 15-30 con due rovesci magistrali, poi riesce a trascinare l'avversario ai vantaggi. Il ceco, però, se la cava meravigliosamente prima sotto rete e poi con l'ace, è 4-3. Federer aumenta il numero di non forzati, soprattutto sugli scambi più lunghi, mentre l'altro diventa un muro: ecco le due palle break, che il re (non) difende sparando il dritto in corridoio. Senza neanche troppo sforzo, Berdych va a servire per il set. Nonostante i due vincenti dello svizzero, il ceco non molla e con uno straordinario recupero di dritto si porta a casa il secondo set per 6-3.

Il parziale decisivo vede il livello tornare alto sin dall'inizio: Roger continua a giocare (bene) colpi a rischio massimo, Tomas risponde con delle vere e proprie sassate, spesso appoggiandosi proprio alle accelerazioni avversarie. Servizio a zero per RF, si cambia campo sul 2-1. Due non forzati viziano il quarto game di Berdych, costretto a fronteggiare due palle break dopo un improvvido serve and volley. Salvato dalla battuta, il ceco incassa un passante clamoroso sul suo vantaggio, ma riesce comunque a portare a casa il game. Il servizio salva anche Federer, in una frazione di match che alza ancora l'asticella della qualità di gioco: è 3-2. Il Re, in risposta, spreca un'altra palla break, ma Berdych gli regala un'occasione poco dopo, ai vantaggi, servendo di seconda: palla dritta tra i piedi, al quarto tentativo arriva il game che vale il 4-2 (e servizio) svizzero. Il turno di battuta, non senza patemi, viaggia ancora verso Basilea. Berdych riprende a picchiare e si regala un'altra occasione. Il nono gioco ha dell'incredibile: prima Federer rimane inchiodato su una risposta tutt'altro che irresistibile, poi in ordine paga un doppio fallo, una risposta vincente lungolinea ed un clamoroso errore in palleggio. Break a zero e partita che si riapre. La tensione continua a muoversi impazzita tra i due contendenti, ed ecco che anche per Berdych arriva il doppio fallo: 30-30 e clamoroso contropiede di dritto che, pizzicando la riga, manda Federer a match point. La seconda del ceco però è una sassata su cui RF non riesce praticamente ad intervenire. Ai vantaggi, il numero 14 del ranking mette in cassaforte il pareggio. I servizi si impongono anche nel finale del match, ed una partita bellissima arriva al finale più intenso: il tie-break. Berdych inaugura il gioco "definitivo" con un surreale vincente di dritto, fuori equilibrio, Federer risponde pizzicando un millimetro di riga dal centro del campo, è 1-1. Il recupero da destra garantisce il secondo mini-break all'elvetico, prima della strana coppia doppio fallo-ace: col servizio vincente ceco si gira sul 3-3. Ancora battute a garantire il 4-4, ma il dritto tradisce Federer, con l'errore in lunghezza confermato dal falco. Berdych coglie l'occasione con l'ennesimo vincente di rovescio lungolinea, ma anche lui spedisce al centro della rete il (facile) dritto sul match point. La prima di servizio salva Federer (6-6) in un tie-break sempre più alla Stephen King, che però vede il suo epilogo, nel peggiore dei modi, dopo soli due punti: l'ace centrale salva il maestro di Basilea, un folle doppio fallo (con la seconda sparata quasi sulla linea di fondo) condanna Tomas Berdych. Si chiude, nella maniera più banale, dopo il picco di tensione, una delle partite più belle dell'anno: Roger Federer tiene duro nonostante due cali di tensione contro un ottimo Berdych e si conquista la semifinale del torneo di Miami.