Andy Murray non sbaglia, e raggiunge la semifinale al Dubai Duty Free Tennis Championship. Si arrende Philipp Kohlschreiber, dopo un grandissimo match, dopo due set giocati egregiamente. In semifinale, uno tra Pouille e Donskoy.
I primi due game esplicano i punti cardine del gioco dei tennisti. Murray apre il ventaglio di soluzioni con il servizio, riuscendo ad essere metodico da fondo ed accelerare quando serve, mentre Kohlschreiber spinge bene ed apre il compasso con il rovescio cercando anche di variare. Il match è godevole, si gioca anche in risposta. Il teutonico gioca due gran punti nel terzo game, con esito diverso. Prima rovescio lungolinea, smorzata e volee out sul recupero di Murray, poi infilza lo scozzese con una risposta magistrale. La smorzata - ne gioca una con lob successivo da applausi - si conferma il metodo più congeniale per spezzare le sicurezze del gigante scozzese, il quale non trema nei propri turni di battuta.
I game scorrono abbastanza velocemente, fino al 3-2. Il dominatore della classifica mondiale lavora ai fianchi, spinge da fondo, sgomita per arrivare ai vantaggi e si procura anche una palla break. Kohlschreiber l'annulla prontamente. La stessa stiuazione si ripresenta, a parti invertite, nel nono game. Andy perde contatto con il campo, non argina le staffilate di rovescio e soprattutto di dritto - inside-in su tutti - e cade 15-40. Si rialza, affianca il suo dirimpettaio e lo spegne ai vantaggi. Glaciale.
Si va al prolungamento. Il primo mini-break lo timbra Kohlschreiber - rovescio, volee e smash inchiodato - il N°1 accoglie lo sbaglio e pareggia. Uno slice in rete proietta Murray sul 4-2 e servizio; ma la luce si spegne, il teutonico sale in cattedra, recupera lo svantaggio e poi vola verso la vittoria del set.
Kohli takes the opener! Are we going to lose another big name in Dubai? pic.twitter.com/vqtOsVMere
— Tennis TV (@TennisTV) 2 marzo 2017
Nel secondo, Murray ha voglia di riscatto ed entra nel terreno di gioco con la concentrazione di chi vuole ribaltare le sorti del match. Il terzo gioco segna già la svolta. Kohlschreiber imbecca un game storto, scivola 0-40 e soccombe con un 15 in più. Il servizio lo aiuta ad issarsi 3-1. Il tedesco non perde contatto però, continua a giocare bene con i colpi base e corre dietro al nativo di Glasgow. Non ci sono palle break ed si va una sola volta ai vantaggi. Sino al 5-4, quando il dritto del tedesco carbura divinamente e spezza la difesa dello scozzese. Raggiunge il 15-40 e poi chiude sul più bello. 5-5 e tutto da rifare.
C'è bisogno del prolungamento. E questo è un prolungamento favoloso, da ricordare. 31 minuti di braccio di ferro, pazzesco. Il servizio regge fino al 5-4; poi inizia l'incontro di boxe tra ganci, destri e chi più ne ha più ne metta. Il primo allungo è di Murray, 6-4, il N°29 non ci sta e recupera lo strappo. Ogni punto è pesante, porta a palla set o al match point. Il dritto ed il rovescio stretto di Kohlschreiber destabilizzano Murray, il quale risponde con la concretezza del veterano. Dopo sette match punti dilapidati - alcuni per merito di Murray, vedesi la smorzata stretta che non ammetta replica - Andy si carica e chiude il tie-break 20-18, all'ottava palla set. Si va al terzo.
Il terzo - come pronosticabile - vede Murray protagonista. Dopo i primi game di lotta, lo scozzese fa l'andatura. Kohli è stanco, prova a lottare con le unghie e con i denti ma commette errori di valutazione e viene tradito dal proprio dritto. E' break britannico. La partita non regala più grandi colpi di testa e ribaltamenti di fronte, anzi c'è un secondo break che vale il 5-1. Turno di servizio facile, vittoria sofferta.
(1) A.Murray b. P.Kohlschreiber 6-7(4) 7-6(18) 6-1