L'unico atleta al mondo - di qualsiasi sport, che sia di squadra o meno - capace di trasformare una normale seduta di allenamento in un evento, è pronto al rientro ufficiale. Si tratta naturalmente di Roger Federer, che ieri è stato travolto dal calore di tifosi e appassionati a Perth, sede della Hopman Cup, torneo che il fuoriclasse di Basilea disputerà in coppia con la connazionale Belinda Bencic. C'è voglia di Federer dunque, e non solo perchè Roger manca dal suo palcoscenico naturale da sei mesi, ma perchè il timore di non avere più altre possibilità di vederlo in campo induce chiunque ami il tennis a godersi gli ultimi scampoli di una carriera irripetibile.
Sembrerebbe l'inizio di un addio - breve o lungo che sia - anche se lo svizzero non pare pensarla così. Non ha alcuna intenzione di trasformare il suo ritorno in una passerella di congedo, quanto piuttosto nell'ennesimo capitolo vincente di una vita sui campi da tennis. "Non sono certo di cosa accadrà adesso - le parole di Federer riportate dall'agenzia di stampa americana Associated Press e riprese da Espn - ma il ritiro non è nei miei pensieri. Solo quando me lo chiedono in continuazione, sono costretto a pensarci". L'esordio australiano è fissato per lunedì, quando Federer e Belinda Bencic affronteranno la coppia britannica rappresentata da Daniel Evans ed Heather Wilson. Un nuovo modo di iniziare la stagione sul cemento australiano, che fa tornare in mente il Roger di inizio carriera, quello che partecipò alla Hopman Cup con l'attuale moglie Miroslava Vavrinec. Un'ideale chiusura di un cerchio? Il diretto interessato non intende vederla in questi termini: "Per quanto mi riguarda non è così, nelle mie intenzioni questa non è la mia ultima avventura qui in Australia, nonostante si tratti di un'ipotesi reale. Rimango positivo, mi sono preso tre mesi di pausa proprio nella speranza di poter giocare altri due o tre anni, non certo solo sei mesi. Sono concentrato sul lungo periodo". Federer sa che, alla prima partita vinta, sarà sommerso da domande sui suoi obiettivi in termini di ranking (attualmente è numero 16 al mondo) e di cavalcate nei tornei dello Slam: "Vincere titoli è sempre speciale, mentre la classifica è del tutto secondaria al momento. Ma finchè starò bene e rimarrò esente da infortuni, credo davvero di poter dar fastidio a tutti". Un avvertimento che suona come una promessa per i suoi tifosi.