Stenta a crederci Thiem, sull'errore di rovescio di Federer. L'allievo supera il maestro, ancora una volta dopo Roma. Stavolta, però, lo fa sull'erba cara a Roger Federer, che paga una condizione fisica non ottimale cedendo in tre set al giovane rampante, che dimostra però notevolissimi progressi sulla superficie che, in apparenza, doveva creargli maggiori problemi. Tre set equilibrati ed emozionanti, culminati con un tie break celestiale nel secondo parziale nonostante i troppi errori dell'elvetico. Vince l'austriaco, che bissa il successo di Roma ed aspetta, alla prima finale sull'erba, il vincente della seconda semifinale tra Del Potro e Kohlscheriber.
Federer, complice gli impegni della nazionale elvetica di calcio e l'incombere della pioggia, entra in campo deciso ed aggressivo, sfruttando l'inizio a rilento del giovane austriaco. La riverenza con la quale Thiem si presenta in campo è forse fin troppo eccessiva e lo costringe a forzare da subito la mano da fondo campo. La pressione è evidente, psicologica ma non solo: Roger entra in risposta, lo mette spalle al muro costringendolo ad errori banali da fondo campo. La risposta del giovane di Wiener Neustadt non è esemplare, anzi: il numero tre del seeding forza a tutto braccio anche quando non se ne sente il bisogno, offrendo nel ventre del primo set la palla break che compromette il parziale. L'elvetico non trema al servizio, sfoderando una prestazione sublime da fondo campo e chirurgica a rete. Un solo momento di appannamento, che lascia la porta aperta al ritorno dell'avversario, prontamente chiusa prima di sigillare nel nono gioco con un game perfetto al servizio.
Lo svantaggio nel computo dei set non abbatte il giovane rampante austriaco, che ad inizio del secondo sfrutta il momento prolungato di black out, tecnico e tattico di Federer, per salire addirittura 5-0. Incapace di chiudere il set, Thiem subisce il ritorno dello svizzero, che riesce a scalfire le certezze flebili dell'avversario, più psicologiche che altro. La paura di perdere il set scuote il numero tre nell'undicesimo gioco, quando tiene il servizio dopo una rottura prolungata. Gli ultimi due giochi ed il tie-break finale sono un susseguirsi di emozioni, con passanti e scambi sulla diagonale di rovescio da esteti del gioco. Due doppi falli annullano i primi mini-break. Thiem riesce a passare Federer nel momento cruciale, in risposta, di rovescio, annullando il secondo match point. Il primo a cedere è l'elvetico, con Thiem che stavolta chiude il parziale poco prima della sospensione per la pioggia.
La pausa toglie ritmo ai due protagonisti, che offrono ad inizio set l'opportunità all'avversario di strappare il servizio, ma in entrambe i casi si salvano grazie alla battutao. Federer fallisce la ghiotta occasione attaccando lungo un approccio a rete, concedendo il game all'austriaco. L'esperienza e l'aggressività in risposta dello svizzero non abbattono Thiem, che invece acquista consapevolezza e ritmo con il passare degli scambi. E' in risposta che quest'ultimo fa la differenza nel settimo gioco, quando di dritto trafigge Federer conquistando la testa dell'incontro. La mano del ventiduenne non trema nei due restanti giochi al servizio, conquistando così la sua prima finale sulla superficie veloce.
D. Thiem b. R. Federer 3-6 7-6 (7) 6-4